“Oggi a Casal di Principe le istituzioni sono realmente presenti”. In piedi sul palco in legno posto davanti alla villa-museo che ospita opere uniche tra cui dipinti provenienti dagli Uffizi, il sindaco di Casal di Principe Renato Natale si guarda intorno prima di pronunciare con un sospiro di sollievo le dieci parole che avrebbe voluto pronunciare da tempo. All’inaugurazione della mostra voluta fortemente anche da Antonio Natali, direttore degli Uffizi, ci sono i rappresentanti del Mibact, i consiglieri regionali del Pd Gennaro Oliviero e Stefano Graziano, e del M5S Vincenzo Viglione, tanti sindaci, tra cui Luigi De Magistris, e il primo cittadino più giovane d’Italia, il 28enne neo-sindaco di Bacoli (Napoli) Giosi Della Ragione, alla prima uscita istituzionale dopo le amministrative, e grande estimatore di Natale. “Già prima delle elezioni – dice – con Natale abbiamo fatto parecchi convegni sulla legalità nelle scuole di Bacoli e ora, seguendo il suo esempio, vorrei trasformare Villa Ferretti, un bene confiscato, in casa della cultura”. Il folto pubblico presente, su sollecitazione di Natale, dedica poi un lungo applauso al vice-sindaco di Mondragone Benedetto Zoccola, vittima di numerosi atti intimidatori di matrice camorristica e sotto scorta da mesi, assente alla cerimonia. C’è il prefetto di Caserta Carmela Pagano, che tra qualche giorno andrà alla prefettura di Bari lasciando il posto all’ex capo della Dia Arturo De Felice, i responsabili provinciali delle forze dell’ordine, più volte ringraziati per aver fatto piazza pulita dei camorristi; il capitano dell’Arma a Casal di Principe, Michele Centola, viene invitato da Alessandro De Lisi, uno degli organizzatori, a salire sul palco. Un pensiero viene rivolto anche ai lavoratori del vicino stabilimento Whirlpool di Carinaro. “Per loro prevediamo ingressi gratuiti – annuncia Giacinto Palladino di Fibe Social Life – così come per i disoccupati”. All’interno della villa-museo, il primo dipinto esposto, proveniente dagli Uffizi, è “Adorazione dei Pastori” di Gherardo Delle Notti, che nel 1993 subì danni, ancora oggi visibili, in seguito all’attentato dei Corleonesi di Totò Riina in via dei Georgofili. “E’ stato lasciato così per ricordare quanto la mafia sia sbagliata e sia il contrario della bellezza” dice una giovane Ambasciatrice della Rinascita mentre fa da guida alle autorità dopo il taglio del nastro.
A breve la video-intervista al sindaco Renato Natale