“Il circo equestre dei grillini è nato e va avanti perché gli altri partiti, e anche il Pd, non hanno saputo interpretare la speranza di rinnovamento”: così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di una conferenza stampa a Napoli. Tornando sulla definizione di “mezze pippe” da lui usata per il direttorio Cinque Stelle ha spiegato: “Il fenomeno grillino è emerso perché gran parte della politica tradizionale è costituita anch’essa da mezze pippe e da pippe intere, gente che quando parla ti fa venire una crisi depressiva. Anche nel Pd? Si, anche nel Pd ho trovato fior di farabutti”. Quanto al premier, “Renzi deve fare ancora molto, è una sfida terribilmente complicata quella in cui è impegnato, forse c’è stata anche una sua sottovalutazione della profondità e gravità dei problemi dell’Italia, di questa palude burocratico amministrativa che condanna a morte l’Italia, bisogna quindi accelerare nel rinnovamento”, secondo De Luca. Il Pd, secondo De Luca, “non ha saputo innovare il suo linguaggio, il suo modo di essere, di presentarsi in modo tale da conquistare il rispetto della gente normale. Spesso il Pd si presenta nei territori più come un’aggregazione di bande, di comitati elettorali che come una grande forza politica ed è chiaro che fa fatica a interpretare la speranza di rinnovamento dell’Italia. E quindi da Grillo arriva un messaggio anche al Pd: la gente ti guarda in faccia, o il rispetto te lo guadagni oppure ti manda a quel Paese e magari vota anche Grillo a prescindere dai programmi. C’è quindi un capitolo della vita politica nazionale tutto rivolto al rinnovamento e come dico ai miei amici di partito ricordatevi che veniamo tutti quanti dalla terra, perché a volte ci si perde nelle chiacchiere nel correntismo, invece bisogna occuparsi della povera gente”.

 

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