Il naufragio della Costa Concordia occupa anche oggi ampio spazio nella stampa spagnola, dopo la scoperta ieri del cadavere del maiorchino Guillermo Gual, 68 anni, e in vista di una possibile causa collettiva dei passeggeri iberici
contro la compagnia proprietaria. El Mundo titola in prima pagina che ”la avidita’ commerciale del capitano e dell’armatore hanno propiziato la tragedia”, La Vanguardia parla di ”Una catena di negligenze” ed El Pais, in un editoriale, afferma che il naufragio della Costa concordia solleva ”incognite sulla sicurezza delle navi da crociera”. Il quotidiano di centrosinistra scrive ”alla gravita’ del possibile errore del capitano si aggiunge in questo caso l’imperizia di cui e’ stata accusata praticamente tutto l’equipaggio della nave nel gestire la situazione”. I passeggeri spagnoli tornati ieri in patria, scrive Abc, hanno raccontato ”i momenti di panico vissuti a bordo della nave, trasformata in una trappola dalla quale era difficile fuggire”. I passeggeri spagnoli, secondo la Razon, prevedono di presentare una denuncia collettiva contro la compagnia proprietaria della nave. El Mundo rileva che come in tutte le storie, anche nella vicenda della ‘Concordia’ ci sono ”un eroe e un cattivo”. ”Il cattivo” sarebbe il capitano Franco Schettino, ”accusato non solo di avere non solo fatto naufragare la nave” ma anche ”di averla abbandonata quando ancora c’erano molti passeggeri a bordo”, mentre l’eroe ”senza dubbio e’ il commissario di bordo Manrico Giampedroni, 57 anni” che ”rischio’ la vita per salvare quella dei passeggeri”.