Lo scrivo da tempo. Per fortuna i tempi sono cambiati ad Orta di Atella. Non ci sono più comandanti dei carabinieri che hanno “sostenuto” alle ultime comunali un candidato per lunghi e proficui anni brancacciano come Salvatore Del Prete “Soldinus Magò”. Non ci sono più cittadini-sudditi dell’Imperatore ma una cittadinanza attiva. Spira un vento nuovo, insomma. Al contrario di quanto sostengono i criminali della politica l’attivismo delle forze dell’ordine e della magistratura e l’attenzione della Prefettura di Caserta sono un chiaro segnale che lo Stato c’è. E che volente o nolente la città deve voltare pagina. Lo avrebbe dovuto fare da tempo. Ma meglio tardi che mai. Antonio Di Resta, nuovo capo degli uomini dell’Arma, non è un carabiniere da ufficio. Non gli piace starsene comodo dietro una scrivania. Nella sua lunga carriera è stato in frontiera ad esempio a San Cipriano d’Aversa conseguendo brillanti risultati. Un cambiamento fondamentale in una realtà difficile come quella ortese dove in passato tra le forze dell’ordine prevaleva una logica impiegatizia o a “senso unico”. Il comandante Di Resta non guarda in faccia a nessuno. E fa il suo ligio dovere ogni santo giorno. Si preannunciano tempi durissimi per chi nel mondo politico o delinquenziale spererebbe di tornare ai (ne)fasti del sacco edilizio. Bene così. E sono certo che stavolta si andrà fino in fondo senza fermarsi all’unico colpevole-capro espiatorio Angelo Brancaccio. Che senza dubbio è stato il capo della Cupola politico-affaristica che si è arricchita con la costruzione di “Orta 2” ma che altrettanto certamente non è il solo bandito di un boom edilizio grazie al quale hanno mangiato, abbuffandosi, in tanti. L’attività di indagine dei carabinieri ortesi, da quanto abbiamo appreso da fonti comunali, prosegue senza tregua. Nei giorni scorsi infatti sono stati effettuati accertamenti di rito (generalità, domicilio, ecc.) presso gli uffici comunali su due personaggi noti: Francesco Gianfranco Piccirillo e Domenico Damiano. Il primo, ex fedelissimo di Brancaccio e imprenditore improvvisato, il secondo, già candidato sindaco contro il Demonio e imprenditore vero. La vicenda ovviamente è coperta dal segreto istruttorio. E purtroppo per me, che faccio il giornalista, su indicazione categorica del comandante, giustamente per il ruolo che riveste, dalla stazione locale dei carabinieri non trapela mai uno straccio di notizia.

Ma è ipotizzabile che i fatti si riferiscano a una battaglia giudiziaria che si è già svolta in sede civile. Quella del contenzioso tra Piccirillo e Damiano riguardante la compravendita dell’abitazione dell’ex brancacciano e suo ex addetto stampa. Da quanto ci risulta Piccirillo propose a Damiano la vendita della sua abitazione. Damiano accettò. Fu firmato un contratto tra le parti con tanto di ipoteca. E l’imprenditore vero versò come caparra circa 80mila euro. Il resto della somma sarebbe stata intascata da Piccirillo all’atto della vendita. Sennonché, tanto per non cambiare, l’esponente del Pd non mantenne l’impegno. E rinunciò alla cessione della sua casa all’ultimo momento. Nulla di male se non fosse che però non restituì la caparra a Damiano. Anzi. Addirittura, incredibile ma vero, lo avrebbe denunciato, ma non ne siamo certi, per usura. Si incardina il processo. E Piccirllo soccombe. Il giudice civile stabilisce che Damiano ha tutto il diritto di riavere i soldi anticipati come caparra. Ma di soldi non vede neanche l’ombra. E allora Damiano avvia la procedura di esproprio dell’abitazione di Piccirillo. Da quanto sembra l’imprenditore, ripetiamo, vero non improvvisato, ha anche ottenuto il decreto ingiuntivo per impossessarsi dell’abitazione del dirigente del partito democratico ortese. Alla vertenza in sede civile ora si potrebbe aggiungere un procedimento di natura penale. Da qui gli accertamenti di rito degli investigatori. Su cosa indagano? Difficile dirlo. Forse vogliono “rintracciare” i soldi messi in saccoccia da Piccirillo. Dove sono finiti? A chi li ha eventualmente dati per saldare qualche debito urgente? Per ora non lo sappiamo. Per caso saranno andati in direzione di Succivo?

Mario De Michele

P.S. Una bella notizia per gli amici ortesi: ferie finite, da lunedì sto sul posto. Una brutta notizia per i nemici ortesi: ferie finite, da lunedì sto sul posto.

 

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