“Società Assunzioni Parenti e Comparielli”. Si dovrebbe chiamare così la “Società Acquedotti Scpa”. Per ora abbiamo solo dato una scorsa veloce alla pianta organica, ma approfondiremo nelle prossime puntate, e ci sono balzati agli occhi tre nomi e cognomi. Due dei quali “illustri”, il terzo noto per interposta persona. Andiamo per ordine. La precedenza spetta di diritto a Francesco Silvestre, attuale dirigente dell’Area economico-finanziaria del Comune di Orta di Atella. Suo nipote Michele Silvestre è stato assunto a tempo indeterminato dall’Acquedotti nel 2007. All’epoca il sindaco era Salvatore Del Prete “Monsignore”. Mentre il criminale seriale Angelo Brancaccio era consigliere regionale, eletto nel 2006. Possiamo affermare senza tema di smentita che Francesco Silvestre deve ringraziare vita natural durante il “boss” Brancaccio. A quei tempi era lui il “segnalatore-impositore ufficiale” delle persone da assumere presso la società idrica. Il dirigente dell’Area economico-finanziaria è noto alle cronache per aver avuto la faccia di culo di essersi auto-liquidato nel 2017 la modica cifra di 44mila euro per l’indennità di funzione relativa al 2016, quando durante la gestione dell’ex sindaco Giuseppe Mozzillo era dirigente-plenipotenziario. Seguendo alla perfezione le orme di Carmine Vozza “Il Collocatore”, anche Francesco Silvestre ha sempre avuto a cuore le sorti lavorative dei propri parenti (“tengo famiglia”). Il fratello Pietro dopo aver sudato sette camice per essersi occupato per conto del Comune della stipula del contratto di locazione del circolo sociale Mario Greco, quello di “sotto la teglia”, fu ricompensato con 4 milioni di vecchie tra il ’96 e il ’97, primi anni della sindacatura Brancaccio. In buona sostanza il Comune sborsò duemila euro di spese legali per affittare la sede di un’associazione. Neanche gli avvocati più pagati al mondo avrebbe intascato una parcella così cospicua per una stronzata legale che avrebbe risolto a costo zero con una stretta di mano anche un qualsiasi cittadino di passaggio.
Arriviamo al secondo parente di un politico “carta conosciuta” assunto all’Acquedotti. Si tratta di Maria Tizzano Chi è costei? La nipote di Giggino Ziello “a’ purpettella” è stata inquadrata anche lei a tempo indeterminato circa 4 anni fa durante il ticket Brancaccio-Mozzillo alla guida dell’amministrazione. Il delfino della “purpettella”, Espedito “Cuor di leone”, è neo consigliere comunale di minoranza. Si è piazzato al primo posto della lista dei Riformisti, allestita su misura per lui dal padre chiamato in causa dal pentito dei Casalesi Orlando Lucariello. Ecco cosa ha dichiarato ai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. “…Fin dagli anni 89-90 ricordo che avevamo come riferimento politico tale Ziello Luigi, gli appalti su Orta di Atella erano gestiti per conto del clan dei Casalesi da me e da Antonio Iovine e quale imprenditore di riferimento il cugino del ninno detto “Carminettone”, il quale o direttamente o con imprese di sua fiducia faceva lavori su Orta”. Chiudiamo in bellezza, pardon in bruttezza, con il legalitario Elpidio Iorio. Ne abbiamo già parlato in precedenza ma repetita iuvant. Al compariello di Brancaccio (lo ha cresimato) è andata di lusso. Ha ottenuto il “posto fisso” con la qualifica di responsabile (categoria D). Si mette in saccoccia un bel po’ di quattrini al mese. Il santarpinese Iorio (non c’erano disoccupati ortesi?) è stato assunto grazie alla raccomandazione-imposizione dell’ex sindaco ortese. Il direttore generale di PulciNellaMente faceva parte della Cupola politico-affaristica capeggiata dal delinquente abituale Brancaccio. Si scrive: “Società Acquedotti”. Si legge: “Società Assunzioni Parenti e Comparielli”.
Mario De Michele
(continua…)