Raffaele Elveri esce allo scoperto. Diventa infatti ufficiale la sua rivendicazione, che appare irremovibile, di mettere le mani sulla presidenza dell’Acquedotti. Nel corso della riunione che si è tenuta oggi tra i consiglieri di maggioranza ha calato le sue carte sul tavolo. Ha consegnato al sindaco Andrea Villano un tris di nomi tra cui scegliere il futuro timoniere della società idrica. Della rosa dei papabili fanno parte Francesco Ragozzino, ex componente dell’assise e referente cittadino della Lega, Francesco Acri, architetto, cugino dello stesso Ragozzino, e Antonio Borrata, che ci risulta essere geometra e amministratore di condomini. I primi due nomi sono stati anticipati da molto da Campania Notizie. Quello di Borrata è circolato nei giorni scorsi. Oggi è stato proposto in maniera formale. Al vertice di maggioranza non erano presenti i consiglieri Salvatore Del Prete, Giuseppe Massaro, Anna Castelli e Katia Sorvillo.
Il primo cittadino ha comunicato a tutti i presenti la proposta di Elveri. E ha chiesto l’avvio di un confronto per verificare se ci sono le condizioni per trovare un’intesa su uno dei nomi sul tavolo. Secondo il nostro modesto apprezzamento per tutelare gli interessi dell’Acquedotti e quindi del Comune di Orta di Atella il primo cittadino avrebbe dovuto bocciare seduta stante le indicazioni di Elveri. Perché? Facile spiegarlo. Ragozzino non può ricoprire la carica di presidente perché negli ultimi due anni è stato consigliere comunale. La normativa prevede che non possono far parte dei Cda delle società coloro i quali nei due anni precedenti siano stati amministratori locali. Per quanto riguarda Acri c’è poco da confrontarsi e ragionare. Quali competenze possiede per guidare una società importante come l’Acquedotti? Nessuna. Di Borrata nemmeno a parlarne.
Non vogliamo apparire esagerati ma è pazzesca la sola idea di indicare tre nomi che non sono in possesso di alcun titolo nel settore aziendale. Per gestire bene la società senza ulteriori sperperi di soldi pubblici e per garantire un servizio idrico meno costoso e più efficiente serve un manager. Che sia poi un professore universitario o un dirigente di un’azienda medio-grande poco cambia. Ma l’elemento imprescindibile è la competenza. Non ce ne vogliano Ragozzino, Acri e Borrata. La guida dell’Acquedotti non è arte loro. La riunione di maggioranza è servita anche a stabilire la data del prossimo consiglio comunale che si dovrebbe tenere il 28 dicembre. All’ordine del giorno la rendicontazione delle partecipate (proprio l’Acquedotti) e il regolamento sugli spazi riservati ai disabili.
Chiudiamo con la società idrica con un appello-suggerimento a Villano. Egregio sindaco, scelga un presidente all’altezza del compito. Non ceda ai ricatti politici di Elveri. Se minaccia di andare all’opposizione lo accompagni lei ai banchi della minoranza. Sarebbe un bene per la stessa maggioranza.
Mario De Michele