Basterebbe un “no comment”. L’audio esclusivo che pubblichiamo oggi inverte la celebre locuzione latina “verba volant, scripta manent”. Nel caso di specie, come dicono gli avvocati (a qualcuno ne serve almeno uno) le parole orali restano impresse come macigni molto più di quelle scritte. Spieghiamo solo alcuni passaggi. Parla Angelo Brancaccio. Si riferisce al periodo in cui era il padrone di Orta di Atella e uno dei politici campani più potenti dell’epoca, amico dell’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella. Spiffera con dovizia di particolari com’è stata raccomandata e poi assunta all’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania) Natalia Vozza, figlia di Carmine Vozza. Chi è Carmine Vozza? Stimato professore di matematica, claudicante in italiano, è stato ed è tuttora il politico ortese più astuto e scaltro (dopo il re Brancaccio) degli ultimi 25 anni. Un centrista che si è trovato sempre al “centro” del posto giusto al momento giusto. Un camaleonte bravissimo nel cogliere il momento di cambiare colore. Numero uno nel mimetizzarsi. Prima Udc, poi Udeur e via così. Oggi con tutti e con nessuno.
Un funambolo della politica in grado di stare sul filo senza cadere mai nella rete. Anti-brancacciano, poi brancacciano, e poi ancora anti-brancacciano. Talmente ingegnoso da “manipolare” il fedelissimo numero uno di Brancaccio, un parente acquisito: il servizievole Salvatore Del Prete “Magò”. Forse l’unico consigliere comunale della storia italiana ad essere stato sciolto per camorra, incoraggiato nella campagna elettorale delle comunali 2018 ad “andare avanti” dall’ex comandante della stazione dei carabinieri Nicola De Felice. Evviva la Benemerita. Lo diciamo solo perché oggi il comandante è Antonio Di Resta, integerrimo servitore dello Stato. Nell’audio di Campania Notizie viene citato anche il Del Prete. Non ci meraviglia. Negli anni del sacco della città è stato l’amministratore locale e il tecnico (ci risulta essere architetto) più legato a Brancaccio, considerato da pm e giudici di secondo grado capo della Cupola politico-affaristica-camorristica responsabile della nascita di “Orta 2”. Torniamo all’assunzione di Natalia Vozza.
L’ex imperatore Brancaccio spiega dettagliatamente come sono andate le cose. E accenna anche a “lettere d’amore” ricevute da Carmine Vozza. Fa anche riferimento ad un altro posto di lavoro ottenuto grazie a lui da Carlo Mozzillo, allora fidanzato ufficiale di Natalia e oggi genero di Carmine Vozza. Mozzillo, a detta dell’ex sindaco, fu assunto al Comune di Orta di Atella tramite un concorso truccato. È proprio Brancaccio a confessare di averlo taroccato lui stesso.
Prima di lasciarvi all’ascolto dell’audio esclusivo ci permettiamo di dare un consiglio a Mario Vozza, coordinatore del movimento Ado: egregio architetto, lei è una persona onesta e capace. Se vuole fare politica non può rivendicare la storia della sua famiglia. Non deve nemmeno rinnegarla. Basta solo tacere.
Mario De Michele
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