Batosta giudiziaria per Angelo Brancaccio. La Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna a 4 anni e 6 mesi per peculato. I giudici della Suprema Corte non hanno accolto le richieste di Giovanni Aricò, avvocato difensore dell’ex sindaco di Orta di Atella, già detenuto per 416 bis. Condanna anche per il poliziotto Castrese Rennella, difeso da Vincenzo Alesci, che ha ottenuto una riduzione di pena di 9 mesi e deve scontare 4 anni per calunnia. Condanne confermate anche per tutti gli altri imputati.
L’inchiesta a carico di Brancaccio iniziò nel 2007, quando era consigliere regionale. Fu accusato di peculato per l’uso improprio del telefonino ai tempi in cui era sindaco ortese. L’allora consigliere regionale pagò già prima dell’inizio del procedimento penale il consumo telefonico. Fu assolto nello stesso processo dai reati di corruzione, induzione alla prostituzione e tentata estorsione. Già in carcere per camorra, Brancaccio ora deve scontare più di 5 anni e messo di reclusione in attesa del giudizio di terzo grado per il 416 bis.
Mario De Michele