Meglio tardi che mai. Dopo mesi (troppi) di linea morbida e l’elargizione di un incalcolabile quantitativo di “sì” il sindaco Andrea Villano ha finalmente deciso di usare il pugno di ferro. Sarà per la campagna stampa di Campania Notizie, che ha sempre fatto, e lo farà ancora, le pulci alla squadra di governo, sarà per l’arrivo della commissione d’accesso ma gli ultimi segnali fanno presagire una radicale svolta nella gestione amministrativa. Ieri sera Villano ha incassato, al termine di un confronto serrato, il disco verde dai consiglieri di maggioranza per la sospensione del Puc per 12-18 mesi.
Non è esclusa l’ipotesi di annullamento dello strumento urbanistico nel caso il team dei professori universitari impiegasse troppo tempo per la stesura del nuovo Piano. Un’altra decisione drastica quanto inattesa riguarda l’assetto organizzativo dell’ufficio tecnico comunale. Il sindaco ha fortemente ridimensionato la posizione di suo cugino Raffaele Villano, nominato all’inizio di gennaio capo ad interim dell’Utc. L’ufficio sarà spacchettato in due settori: uno ingloberà Urbanistica, Suap e Attività produttive, l’altro Lavori pubblici e Ambiente.
La sorpresa clamorosa consiste nel fatto che non sarà più Raffaele Villano a occuparsi della materia più importante, cioè dell’Urbanistica. Il comparto è stato affidato a Francesco Mattiello di Carinaro L’architetto di Carinaro, che vanta un curriculum chilometrico, lavora presso il Comune di Roma. Ad Orta di Atella ricoprirà il ruolo di responsabile dell’Urbanistica per 18 ore settimanali. Per l’ingegnere Raffaele Villano si tratterebbe solo della prima mazzata. Il colpo di grazia potrebbe arrivare con l’avvento di Pietro D’Angelo. Come già annunciato l’architetto, componente dell’Utc di Casalnuovo, attende il nullaosta dal suo Comune per dedicarsi 18 ore a settimana all’ufficio tecnico ortese. Il sindaco Villano è intenzionato ad assegnare proprio a D’Angelo il settore Lavori pubblici e Ambiente. A quel punto l’ingegnere Raffaele Villano dovrebbe sloggiare dell’Utc. E dove andrebbe a finire? Per ora non si sa. Qualcuno suggerisce di affiancarlo all’usciere Salvatore Russo. Ma sono le solite malelingue. Del resto, conoscendo Russo, supponiamo che sarebbe una convivenza impossibile.
Sul fronte del personale c’è un’altra novità di rilievo. Adele Ferrante e Francesco Silvestre, dirigenti sospesi dal servizio perché indagati nell’inchiesta sugli abusi edilizi commessi durante gli anni del cemento, hanno presentato istanza di pensionamento. La Ferrante lascerà il posto a partire dal prossimo primo agosto. Silvestre dal primo ottobre sempre di quest’anno. Su input del sindaco, che vuole cassare dalla pianta organica le figure dirigenziali, la segretaria comunale sta studiando la normativa per valutare se già prima del pensionamento di Ferrante e Silvestre sia possibile procedere alla soppressione di incarichi apicali. Con il taglio degli unici due dirigenti in pianta organica il Comune risparmierebbe la bellezza di circa 180mila euro all’anno. In un solo mandato consiliare l’ente accumulerebbe un tesoretto di 900mila euro.
Chiudiamo con un’altra sorprendente notizia. Nemmeno il tempo di annunciare la costituzione del gruppo consiliare della Lega che Raffaele Elveri ha già fatto dietrofront. Nel vertice di maggioranza di ieri sera ha annunciato che in Assise si collocherà nel gruppo misto. Gli sarà sfuggito che nel civico consesso non esiste alcun gruppo misto. Al limite anche per lui si potrebbe ipotizzare un posto in portineria. Ma sempre perché conosciamo Salvatore Russo come soluzione la vediamo di difficile attuazione. In ogni caso per Elveri non sarà complicato trovare la poltrona adatta per lui. L’ha fatto per tutta la vita. E si è sempre seduto su cadreghe comode.
Come mai uno strappo così immediato con la Lega? Da Roma non è arrivato il via libera all’apertura della sede del Carroccio ad Orta di Atella. Elveri e Francesco Ragozzino, neo segretario, non l’hanno presa bene. Da qui la rottura. Domanda: ma se nemmeno Salvini (che sta raccattando il peggio dappertutto) vuole due politici come Elveri e Ragozzino perché se li devono sorbire i cittadini ortesi? Quale peccato imperdonabile ha commesso per pagare tale fio? Nessuno si merita di essere rappresentato da personaggi così. Lo ha capito finanche Salvini. Che a scanso di equivoci ha fatto stampare su una delle sue migliaia di felpe la scritta “Non vogliamo Elveri e Ragozzino”. Intanto oggi alle 15.30 si terrà una seduta del consiglio comunale che si preannuncia infuocata. Campania Notizie ci sarà.
Mario De Michele