Come Carmine Vozza il “Collocatore” anche Nando D’Ambrosio tiene famiglia. Si è sposato con rito civile da poco il promotore della lista Campania Libera (ancora per poco) e primo eletto in assoluto alle elezioni comunali di Orta di Atella. Da baldo giovane-vecchio (prima Repubblica docet) è stato previdente. E per garantirsi una vita coniugale agiata si è dato da fare lavorando alacremente. Lui e la neo moglie Sonia Cicatiello sono entrambi avvocati. Che da quanto stiamo scoprendo sono molto “ricercati” a Sant’Arpino. I coniugi D’Ambrosio infatti hanno ricevuto due incarichi legali dall’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana (caro sindaco, la legalità si predica e si pratica, pure). D’Ambrosio, che scherzosamente ho definito avvocato “incidentato” perché super esperto di sinistri stradali, si è accontentato di un incarico professionale di 500 euro per una richiesta di risarcimento che una signora ha avanzato al Comune di Sant’Arpino per i danni subiti dalla propria auto a causa di una buca. All’avvocato Cicatiello, in D’Ambrosio, è andata meglio. Le è stato conferito un incarico con un compenso di 1.500 euro. Per un totale di 2.000 euro familiari. Il contenzioso riguarda una vertenza legale aperta da un cittadino per i danni subiti da una tomba di famiglia nel cimitero comunale di Sant’Arpino in seguito alla caduta di un cipresso. Per carità, si tratta di incarichi che almeno formalmente posseggono tutti i crismi della regolarità (ma approfondiremo).
Non possiamo però non notare che gli esponenti ortesi di Campania Libera (ancora per poco) hanno un feeling particolare con il Comune di Sant’Arpino. Sono prediletti. O quanto meno fortunati, a differenza di altri apprezzati e capaci tecnici locali. La fortuna, si sa, aiuta gli audaci, è vero. Non a caso uno molto audace come Salvatore Del Prete “Soldinus Magò”, anche lui di Campania Libera (ancora per poco) e neo consigliere di Orta di Atella, ha incassato un bell’incarico professionale come architetto, di cui abbiamo già parlato e torneremo a farlo presto. A proposito, egregio Del Prete “Soldinus Magò”, basta, si accontenti dei soldi a palate fatti grazie al camorrista Angelo Brancaccio, ex sindaco di Orta. L’incarico conferito a “Soldinus Magò” è stato assegnato con determina dirigenziale del settore Lavori pubblici. L’assessore al ramo è, che destino beffardo, un esponente di spicco della politica ortese, cioè Domenico Iovinella “Mister 5mila euro al mese”, dirigente del Pd. E sempre per un destino baro e cieco il consigliere delegato agli Affari legali di Sant’Arpino è Speranza Belardo, fedelissima di Iovinella con il quale è andata in ticket alle elezioni comunali santarpinesi. Chi ha conferito l’incarico all’avvocato Sonia Cicatiello, consorte del leader di Campania Libera ortese Nando D’Ambrosio? Il settore Affari legali, ovviamente. La triangolazione Iovinella-Del Prete-D’Ambrosio è sicuramente un caso fortuito. Ma per chi è appassionato di “gialli” la capostipite Agatha Christie diceva: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”.
Mario De Michele
P.S. Abbiamo già sollecitato attraverso un articolo precedente e anche telefonicamente Imma Quattromani, presidente della Commissione Trasparenza e Legalità di Sant’Arpino, a convocare una seduta per fare chiarezza sugli incarichi professionali. Per ora il presidente della Commissione (è un suo obbligo) non ha raccolto il nostro appello. Se n’è strafottuta. E non ha “buttato le mani”. Menomale che ne ha quattro.