Manca solo lo start per dare il via alla “fase 2” del Pd campano. Assunta Tartaglione ha trovato la quadra sui nomi della nuova segreteria regionale. E ha ricucito quasi del tutto lo strappo con i Giovani turchi. Il rinnovato organismo dirigente sarà composto, salvo sorprese in zona Cesarini, dai parlamentari Gennaro Migliore (renziano) e Leonardo Impegno (pittelliano), dal deputato europeo Massimo Paolucci, in quota Riformisti, dal consigliere regionale renziano Lello Topo, da Teresa Armato, responsabile regionale Area Dem, e da Nicola Landolfi, leader provinciale del Pd di Salerno. Entro oggi (mercoledì 18 novembre) dovrebbe arrivare anche l’ok di Rifare l’Italia con l’ingresso in segreteria dell’onorevole Valeria Valente, responsabile regionale dei Giovani turchi. Faranno parte di diritto del gruppo dirigente Stefano Graziano, presidente del partito e consigliere regionale, e Mario Casillo, capogruppo Pd nel parlamentino campano. Le deleghe saranno assegnate nelle prossime ore. Ma si tratta di dettagli. Al netto dei ruoli specifici si tratta di una segreteria con una forte connotazione istituzionale e con un alto tasso di esperienza. Elementi indispensabili per creare una nuova alchimia politica in grado di risollevare le sorti dei dem campani. Sono invece via via scese le quotazioni di alcuni nomi circolati in queste ore, come quello nefasto dell’europarlamentare Pina Picierno. Che però sta facendo i salti mortali per garantirsi un’altra seggiola. E non è detto che alla fine, a forza di piagnucolare, non ci riesca. Ma inserirla in segreteria sarebbe un suicidio politico. Un atto di autolesionismo. Basterebbero un paio di uscite pubbliche della Picierno (memorabili le sue performance televisive) per affossare e seppellire il partito. Con lei altro che rilancio! Il Pd abbasserebbe la saracinesca. Il nuovo gruppo dirigente è atteso da un compito tutt’altro che facile. Dopo l’inchiesta che ha coinvolto, tra gli altri, il governatore De Luca e il suo braccio destro Nello Mastursi, con il conseguente azzeramento della segreteria regionale, Roma ha chiesto di voltare pagina. Messaggio recepito in toto dai dem campani. In primis dalla Tartaglione, alla quale è stata concessa l’ultima chance per preservare la poltrona di segretario. La deputata ha esaurito tutti i suoi bonus. Deve imprimere un netto cambiamento nella gestione del partito. Va capovolto il rapporto con il presidente della Regione. Non a caso l’unico deluchiano purosangue a entrare in segreteria sarà Landolfi, ben altra cosa rispetto a quando c’era Mastursi che faceva il bello e il cattivo tempo. Come per dire basta con il governatore padre padrone del Pd. La centralità politica spetta al partito. Che non può essere alla mercé di De Luca. Non più.

Mario De Michele

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