Emergono altri particolari nell’inchiesta sul traffico e spaccio di droga nel Casertano che ha portato in carcere sedici persone, tra cui tre poliziotti. «Se un giorno verso le 4 dovessi sentire un collega che vuole entrare a casa mia non gli darei la soddisfazione di entrare, ma sparerei prima». È la frase che il poliziotto Alessandro Albano, uno degli agenti arrestati, scritta in un sms inviato al dirigente del Commissariato di Marcianise. Albano invia l’sms il 27 febbraio 2014, pochi giorni dopo aver trovato nell’auto di servizio usata con i colleghi le microspie piazzate dagli inquirenti. Quella frase gli provoca una visita medica richiesta dal funzionario per disturbi comportamentali e una sospensione cautelativa con rinvio alla Commissione Medica Ospedaliera di Roma. Albano si rivolge così al consigliere comunale di Marcianise e collaboratore parlamentare Paride Amoroso (indagato nell’inchiesta per accesso abusivo ad un sistema informatico). «Conosci qualcuno al Cmo a Roma. È urgente», quindi parlando del suo dirigente: È un pezzo di m..« Albano e l’altro collega arrestato Camarca si faranno bonificare dalle microspie le auto private da un altro agente della Scientifica (non indagato).
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