Gennaro Migliore ha pubblicato sulla sua pagina facebook le ragioni che lo hanno spinto a ritirarsi dalle primarie. Secondo l’ex esponente di Sel sarebbero venute meno due condizioni fondamentali che lo avevano spinto a scendere in campo. Il rinnovamento e l’unitarietà della sua candidatura.  “Ho deciso di non partecipare alle primarie di domenica prossima. La mia scelta di scendere in campo, dopo essere stato indicato da un ampio schieramento del Pd come candidato unitario, nasceva dalla profonda fiducia in questo istituto della democrazia. E dalla speranza di poter rappresentare una candidatura di rinnovamento per il governo della regione. Nella situazione attuale, entrambe le condizioni sono venute meno”. In realtà andando oltre le parole a Migliore è venuto meno il consenso di chi lo aveva sponsorizzato, tra cui molti impegnati più a cercare di far saltare le primarie con la candidatura di Nicolais che a fare campagna elettorale per lui. “Sono convinto – aggiunge – che le primarie in futuro dovranno essere regolate per legge, così come auspicato da molti, a partire da Raffaele Cantone. Perciò mi impegno a presentare una proposta in tal senso in Parlamento. Per quanto riguarda quelle di domenica prossima auspico e confido nel massimo di partecipazione e nella totale trasparenza, impedendo ogni interferenza di noti rappresentanti della destra. La mia breve campagna mi ha consentito di raccontare un progetto di governo diverso, fatto di proposte concrete, entusiasmo, passione civile. È stato un privilegio poter incrociare tanti giovani cosi pieni di futuro e così determinati a contrastare la crisi, a partire da quelli che militano nel Partito Democratico. Ci sono tanti modi per sentirsi parte del processo di rinnovamento del Pd. Con Renzi si è posta la questione del ricambio generazionale, della lotta alle rendite di posizione, dello sguardo sulla politica estraneo alle vecchie liturgie. Affrontare il futuro senza farsi consumare dal passato, questa è la sfida. Ed è ancora aperta. Proprio per questi motivi l’impegno preso per la mia terra rimane intatto. Certamente sarà indispensabile che si ritrovi compattezza sul candidato a Presidente della Campania per vincere le elezioni, nel Pd e recuperando pienamente la forza della coalizione di centrosinistra. Oggi più che mai dobbiamo lavorare per una Campania liberata: da Caldoro, dal cosentinismo e dal post cosentinismo. Non vi scrivo per farmi da parte, ma per fare meglio la mia parte, oggi e domani”, conclude Migliore. Sotto al post, intanto, sono decine i commenti. Qualcuno solidarizza con lui ma non mancano critiche, alcune molto forti per la sua scelta. In tanti credono che non sia cambiato nulla dal giorno dalla sua candidatura a troppa poca distanza dall’ingresso nel Pd dopo la fuoriuscita da Sel.

 

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