Assunta Tartaglione 54,1%, Guglielmo Vaccaro 34,5%, Michele Grimaldi 11,4%. In Terra di Lavoro sono questi i risultati delle primarie per l’elezione del segretario regionale del Pd campano. La candidata renziana supera il 50% dei voti nei collegi di Aversa (54,3%) e di Santa Maria Capua Vetere-Piedimonte (59,4%), mentre si ferma al 45,6 per cento in quello di Caserta, dove Vaccaro ottiene il 39,9%. Il seguace di Letta raccoglie il 34,1% nel collegio di Aversa e il 31,4% in quello di Santa Maria Capua Vetere-Piedimonte. Grimaldi ottiene il suo miglior risultato nel collegio di Caserta con il 14,4%, in quello di Aversa racimola l’11,5%, mentre in quello di Santa Maria Capua Vetere-Piedimonte si attesta al 9,1 per cento.
A una prima lettura dei dati (non ancora ufficiali) appare evidente il “disimpegno” di Carlo Marino nell’area di sua “competenza”. Lo strappo con Nicola Caputo prima della presentazione delle liste non è stato ricucito nei giorni successivi. E il consigliere comunale di Caserta non si è speso più di tanto (o per nulla) a favore della Tartaglione. Stesso discorso per il segretario provinciale Raffaele Vitale, talmente disinteressato che nella giornata del voto era fuori regione per un week end sentimentale (si veda il risultato irrisorio di Parete), e per Raffaella Zagaria (Casapesenna docet). Fa rumore anche l’evanescenza di Pina Picierno, assolutamente impalpabile nella campagna congressuale. A sua discolpa le vicende nazionali. Alla fine quasi tutto il peso della sfida alle primarie è caduto sulle spalle di Caputo, che dopo l’analisi del voto si toglierà una serie di sassolini dalle scarpe.
Mario De Michele
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