La vicenda del comune di Quarto continua a tenere con il fiato sospeso il MoVimento Cinque Stelle. Dopo l’invito a dimettersi da parte dei vertici pentastellati, il sindaco Rosa Capuozzo prende tempo, rinviando a domani la decisione sul suo futuro. Per il primo cittadino del comune campano è stata una giornata sull’ottovolante: in mattinata, pur non essendo indagata, la perquisizione dei Carabinieri in ufficio e nella sua abitazione privata, dove i militari hanno cercato documenti che chiariscano quella che i Pm definiscono un comportamento “poco lineare” da parte del sindaco. Poi le parole di Raffaele Cantone, secondo il quale nella vicenda dell’appalto della manutenzione della rete fognaria “il Comune di Quarto ha agito correttamente”, anche se – precisa il presidente dell’Autorità anti corruzione – su eventuali voti di scambio spetterà alla Procura pronunciarsi. Tanto è bastato per far esultare l’entourage del primo cittadino: le parole di Cantone, dimostrano “ancora di più che sul Comune di Quarto si è scatenata solo una bufera mediatica”, taglia corto l’assessore agli Affari legali, Donatella Alessi. Mentre il vicesindaco arriva ad auspicare un ripensamento da parte dei vertici del partito. “Grillo non ha scaricato il sindaco, le ha consigliato di dare le dimissioni, ma sicuramente ne parlerà con lei direttamente”, afferma Andrea Perotti. La diretta interessata, pur facendo trapelare stanchezza e dolore, al momento tace. Ma in serata fa sapere che una decisione definitiva sul suo destino sarà presa solo domani. In realtà, come rivela il consigliere comunale M5S, Gianluca Carotenuto, le ipotesi sono tutte in campo, compresa quella di “continuare anche senza simbolo” del Movimento. Del resto, in difesa della Capuozzo è sceso anche Luigi De Magistris, secondo il quale la collega non dovrebbe lasciare se ritiene di essere nel giusto. Ma i vertici pentastellati non sembrano intenzionati a tornare sui loro passi. O almeno così pare ascoltando il senatore Giarrusso: “Penso che il sindaco debba fare un passo indietro: pur avendo avuto un comportamento corretto”, come dimostrano le parole di Cantone, “è necessario ripulire il Consiglio comunale da eventuali infiltrazioni”, afferma il componente della Commissione parlamentare Antimafia. Anche Roberto Fico – campano, come anche altri 3 dei 5 componenti del direttorio pentastellato, – sembra, dopo aver difeso (secondo alcune ricostruzioni) il sindaco, voler prendere le distanze, smentendo qualsiasi “falsa interpretazione” di un suo vecchio sms al capogruppo M5S di Quarto, Nicolais e annunciando querele contro chiunque dia “false interpretazioni”. Ma è chiaro che la vicenda continua a spaccare il Movimento. Sul blog di Grillo è stata tenuta ‘bassa’, scalzata in pagina da un post sul principio del ‘Bail in’ per il salvataggio delle banche europee. Ma al suo interno non mancano commenti critici per la decisione di ‘scaricare’ la Capuozzo. E forse proprio per distogliere l’attenzione da Quarto, che l’ex comico decide di lanciare un attacco al sindaco di Brescello, il comune del Reggiano dove è stata nominata una commissione per valutare eventuali infiltrazioni mafiose. “Il sindaco Pd Marcello Coffrini ha una profonda stima del boss della ‘ndrangheta Francesco Grande Aracri, fratello di Nicolino”, attacca il sito di Grillo, chiedendo le dimissioni del primo cittadino democrat. Quanto eventualmente successo, è la replica del Pd per bocca del senatore Franco Mirabelli, non cancella le “infiltrazioni della camorra a Quarto”.
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