Beppe Grillo giura che su Quarto ha messo la parola fine: “Il caso è chiuso”. Ma la vicenda che ha travolto la giunta del comune campano e il suo sindaco espulso dal M5s, non sembra proprio finire qui. Ci sono i possibili strascichi sui consiglieri comunali che hanno giurato fedeltà alla sindaca ex M5s. Su di loro, o almeno su quanti di loro intendono andare avanti senza simbolo accanto a Rosa Capuozzo, pende infatti la spada di Damocle dell’espulsione. Con un pesante avvertimento da parte di Beppe Grillo che, che in tarda serata, tramite la deputata Paola Nugnes, ha inviato ai 15 consiglieri un messaggio di questo tenore: fateci sapere se condividete o meno la linea di Rosa Capuozzo. Un warning che all’interno del movimento viene considerato come l’anticamera della espulsione. Concetto avvalorato dal fatto che alcuni consiglieri ed assessori non sono stati in grado oggi di accedere al blog 5 stelle nell’area riservata agli iscritti. La sindaca intanto prova un rimpasto per far ripartire la giunta.”Vogliamo proseguire l’esperienza amministrativa e ci prenderemo l’espulsione se dovesse arrivare” avverte il giovane consigliere Giorgio Fontana, uno dei quindici eletti nella maggioranza monocolore M5s. E c’è la controffensiva a 5 Stelle contro il Pd che ogni giorno si fa più pressante: i leader pentastellati non hanno digerito il flash mob organizzato dai giovani dem anche sotto la Casaleggio associati. Non bastava il dileggio già inscenato a furor di telecamere davanti il consiglio comunale di Quarto e Grillo ha giurato vendetta. Risponderà pan per focaccia. Per ora scatena il blog che ogni giorno riempie le pagine con i nomi degli indagati Pd. Oggi hanno anche arrestato il sindaco Pd di Brenta. “Un arrestato al giorno toglie il Pd di torno. Domani a chi tocca?” ironizza il leader pentastellato che dal suo blog rilancia anche il “caso spinoso che riguarda anche la sorella del Bomba”, Benedetta Renzi, assessore in un comune il cui sindaco Pd, renziano di ferro, è sotto indagine. Ma gli strascichi più duri si hanno dentro il Movimento. Un sondaggio della Ghisleri per Ballarò arriva come una batosta sui 5 Stelle. Non solo tra gli elettori M5s Luigi Di Maio perde il 3,7% di fiducia ma il 40,2% di loro ritiene che se dovesse emergere che Fico o Di Maio erano al corrente del ricatto alla Capuozzo, dovrebbero essere espulsi. Come prescrivono le regole del Movimento. Soprattutto il 13,2% degli elettori M5S dice di essere indeciso sulla conferma del suo voto al Movimento. Insomma i timori dei vertici che il piccolo caso di Quarto possa avere ricadute serie sulle prossime amministrative risultano fondati. Le voci critiche tornano a farsi sentire anche dentro il Movimento. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, torna a solidarizzare con Capuozzo. “Solo un sindaco può capire un altro sindaco” mentre “la politica nazionale è fatta da parlamentari che non si sono mai confrontati con i reali problemi della gente” dice. Il disagio serpeggia tant’è che gli ex M5s di Alternativa Libera lanciano una lunga lettera aperta ai loro ex compagni di viaggio per consigliarli di lasciare. “Abbiate coraggio, uscite allo scoperto e provate a cambiare le cose” anche perché, assicurano, “una volta usciti si sta meglio. Basta rospi da ingoiare”. Intanto, mentre Beppe Grillo compare a sorpresa a Pitti Uomo e inscena una rocambolesca fuga dai giornalisti facendo l’autostop ad una ignara automobilista fiorentina, scoppia a Roma la polemica sulla ‘black-list’ degli ospiti tv non graditi ai 5 Stelle. Già ieri il dem Andrea Romano aveva denunciato il caso che verrà portato dal Pd in Vigilanza. Oggi il deputato democratico Michele Anzaldi ha chiesto anche l’intervento dell’Ordine dei giornalisti. Tra gli ospiti indesiderati del M5s oltre a Romano, risultano Daniela Santanchè e Denis Verdini, Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, Lucio Barani, Vincenzo D’Anna e Antonio Azzolini.
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