La strada statale 268 (dove nella notte sono morte quattro persone, leggi articolo) è nota per gli incidenti avvenuti in passato; anche per questo in molti la chiamano la ‘statale della morte’. Sono state ripetute le proteste degli abitanti e degli amministratori dei comuni interessati che hanno sollecitato più volte interventi di messa in sicurezza della strada. Alcuni sono poi stati effettuati (cosa che ha portato alla temporanea parziale chiusura dell’arteria).

Nell’agosto scorso la Provincia di Napoli votò un ordine del giorno all’unanimità con il quale si chiedeva l’immediata chiusura della 268 fino alla sua completa messa in sicurezza. Un’ipotesi, tuttavia, non realizzabile secondo il governo – che rispose nei mesi scorsi ad un’interrogazione – in quanto ritenuta via di fuga in caso di esodo dei comuni vesuviani dell’hinterland napoletano. La strada viene utilizzata ogni giorno da migliaia di automobilisti in quanto serve tutta la cintura esterna dei Comuni vesuviani e li mette in collegamento con l’area metropolitana di Napoli ma anche con le zone dell’entroterra campano.

 

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