Il raid messo in atto lo scorso 4 gennaio nel mercato Forcella di Napoli fu organizzato dal clan Mazzarella per colpire un quarto cittadino senegalese, anch’egli venditore ambulante, colpevole di non aver versato la somma di 20 euro a titolo di estorsione imposta per poter esercitare liberamente la propria attività commerciale. Un raid al quale hanno partecipato anche due venditori ambulanti italiani, con mazze di ferro, convinti dagli esponenti del clan Mazzarella che gli ‘stranieri’, praticando prezzi più bassi, alteravano il mercato riducendo gli introiti dei venditori ambulanti italiani. I due venditori fermati all’interno del mercato individuavano gli acquirenti della merce stoccata dai commercianti all’interno di magazzini della zona. Per questo percepivano una percentuale del prezzo di vendita della merce e sono costretti anch’essi a versare la tangente al clan, circa 30 euro a settimana.