“Il messaggio è chiaro: oggi da Napoli inizia la grande battaglia contro il governo Renzi e contro le sue politiche di macelleria sociale”. Nel cuore di Napoli, nella Galleria Umberto I, davanti a una sagoma che raffigura un Pinocchio con sopra la scritta Pd, i manifestanti che da mezzogiorno hanno attraversato il centro città con un corteo di protesta contro l’arrivo di Matteo Renzi a Napoli, avvisano che “questo è solo l’inizio”. “Parte da Napoli la sfiducia dal basso al governo Renzi – dice Eddy Sorge, attivista di Bagnoli Libera – noi diciamo no al jobs act che ha precarizzato il mondo del lavoro, diciamo no alla cabina di regia su Bagnoli che per noi è illegittima”. Gli attivisti promettono: “bloccheremo noi Bagnoli ma non lo faremo dandola in mano a chi ha inquinato quella terra come Fintecna e Caltagirone dove Renzi oggi si è rifugiato”. Durante l’assemblea, tuttora in corso, i manifestanti più volte hanno detto che “Renzi oggi ha dimostrato di aver avuto paura”. Poi, chiariscono: “oggi non abbiamo protestato perchè qualcuno ha invocato la piazza ma perchè stiamo organizzando dal basso una risposta alla macelleria sociale”.