NAPOLI – “Dobbiamo cambiare la legge, ci deve essere impegno del Governo e dei parlamentari del Sud per farlo”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, commentando l’approvazione da parte del Senato del dl ambiente che reintroduce l’obbligatorietà degli accordi
tra Regioni per il trasporto dei rifiuti in altri territori. “Mi auguro che tutti di fronte a questo argomento non si dividano tra Sud e Nord – ha affermato – Non è che non ci vedo una cosa contro il Sud. Questo argomento, che domani può danneggiare anche un’altra Regione, sicuramente è stato usato come bandiera politica, inutile nasconderselo”. “Si è consolidata una alleanza sbagliata, in maniera impropria e ingiusta fatta per ragioni politiche – ha sottolineato – non c’e alcun interesse per il Paese ed è invece nell’interesse del Paese che va cambiata . Sono convinto che la cambieranno rapidamente”. Per Caldoro, i cambiamenti al testo dovevano avvenire prima perché “ogni modifica significava la decadenza del decreto”. L’approvazione “é un fatto gravissimo”, ha precisato. “Ne ho parlato qualche giorno fa con i parlamentari e i capigruppo di Camera e Senato, l’inserimento di questa modifica nel testo è del tutto insensata – ha spiegato – perché toglie la capacità di governo dello Stato di fronte a un’emergenza che oggi vale per la Campania, ma domani può valere per altre Regioni”. Inoltre, lascia come “unica possibilità” quella di “mettersi a telefono e incontrare i propri colleghi per risolvere la questione in un rapporto di uno a uno”. La legge, prosegue, “é scritta male, ma non tutta perche ci sono parti che vanno difese”. Sotto accusa la modifica introdotta con un emendamento “fatto da parlamentari della Lega che hanno avuto il sostegno di gran parte dei parlamentari del Nord di altri partiti”. “E’ insensato – ha detto ancora – Questo è un segnale molto negativo, complessivamente per il Paese perché, una vicenda come questa, un Paese serio la affronta con il coordinamento del Governo, con la solidarietà e il coinvolgimento delle Regioni in quanto tali, della Conferenza delle Regioni e chiaramente delle singole Regioni per quanto riguarda le disponibilità”. “La norma di prima comprendeva tutto questo, cambiarla è stato un errore enorme – ha concluso – Molti parlamentari campani hanno sostenuto la nostra linea”.