Sono in corso di notifica gli avvisi di conclusione delle indagini a carico di consiglieri regionali. Sono 55 gli avvisi di conclusione indagine per peculato e truffa, il primo reato riguarda i fondi dei gruppi, il secondo al fondo comunicazione. Tre sono estranei al consiglio, 52 sono consiglieri, tra cui Pietro Diodato, per la gestione del fondo della comunicazione nella scorsa consiliatura per la quale risponde di truffa. Tra gli indagati figurano anche il sottosegretario Pd Umberto Del Basso De Caro ed i senatori Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia, ed Eva Longo, componente del gruppo di Fi a Palazzo Madama. Tecnicamente si tratta di un atto che fa da preludio a una probabile richiesta di rinvio a giudizio, dopo aver ascoltato interrogatori difensivi o letto eventuali memorie difensive. Inchiesta del pm Giancarlo Novelli, in forza al pool mani pulite dell’aggiunto Alfonso D’Avino, al lavoro gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Su 52 consiglieri regionali a rischio rinvio a giudizio si profila l’archiviazione per Lucia Esposito, Angelo Marino, Francesco Nappi, Sergio Nappi, Carlo Aveta, Fulvio Martusciello, Biancamaria d’Angelo, Gennaro Oliviero, Annalisa Vessella, Carmine Sommese, Ettore Zecchino e Angelo Polverino. Caduta l’accusa di peculato anche nei confronti di Nicola Caputo.  Nella rendicontazione delle spese di questi 13 consiglieri regionali non sono state riscontrate anomalie.

 

 

 

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