Resta sotto sequestro al molo 56 della Calata Pollena del Porto di Napoli il cargo portacontainer ”Jolly Grigio”, che ieri ha provocato l’ affondamento del peschereccio ”Giovanni Padre” al largo di Ischia. Sul lato della fiancata della nave e’ evidente il segno della collisione. In una conferenza stampa il Comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, ammiraglio Domenico Picone, ha detto che la nave rimarra’ ormeggiata a Napoli fino a quando non si sara’ pronunciata la magistratura”.

Intanto oltre all’ uso di sostanze stupefacenti da parte del timoniere della nave, Maurizio Santoro, 47 anni di Genova, risultato positivo dal narcotest ed arrestato insieme al terzo ufficiale Mirko Serinelli, 24, di Brindisi, restando dubbi sulla velocita’ della ”Jolly Grigio”. Secondo le tabelle pubblicate sul sito dell’Autorita’ Portuale di Napoli, la partenza del cargo portacontainer, diretto a Marsiglia, dove avrebbe dovuto arrivare alle 23 di ieri, era prevista alle 8. Anche se avesse anticipato la partenza alle 7, per il disormeggio, il rimorchio e l’ uscita dal Porto l’ orario di avvio da Napoli verso Marsiglia non avrebbe potuto avvenire prima delle 7.30. La Guardia Costiera di Napoli ha reso noto di aver ricevuto alle 8.45 la chiamata di emergenza alla centrale operativa, lanciata dal peschereccio ”Conchiglia”. Un’ ora e 15 minuti per coprire la tratta Porto di Napoli- Punta San Pancrazio, sull’ isola d’ Ischia e’ un tempo da aliscafo o jet. A dare risposte certe sara’ comunque la scatola nera, in dotazione a tutte le navi che e’ stata sequestrata.

 

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