Era in grado di “sfornare” migliaia di banconote da 10 e 50 euro false al giorno la “zecca” clandestina scoperta e sequestrata dalla Guardia di Finanza nel retrobottega di una salumeria a Torre Annunziata, città a sud del capoluogo partenopeo. Nel blitz sono stati arrestati due falsari, entrambi incensurati, Antonio Casillo e Santo Vitiello, di 43 e 39 anni, che gestivano il laboratorio clandestino. Nella “stamperia” sono stati sequestrati banconote false da 10 e 50 euro, già pronte, per 1,8 milioni di euro, ma anche materiale falsificato, come abbonamenti del calcio Napoli per l’accesso allo stadio San Paolo, attestati di partecipazione a corsi di sicurezza, biglietti per i mezzi di trasporto pubblico e valori bollati. Il materiale in stampa al momento dell’irruzione dei militari avrebbe consentito, secondo le Fiamme Gialle, lo spaccio di almeno tre milioni di euro falsi. Ma oltre per lavorare per conto terzi, Casillo e Vitiello si stavano verosimilmente preparando per mettere a segno qualche truffa per conto proprio, come dimostrano i tesserini di riconoscimento delle forze dell’ordine con tanto di vere foto e generalità dei due falsari, trovati nella “centrale del falso”.

I finanzieri non escludono che i due si fossero già messi all’opera anche su quest’altro filone del business e hanno reso pubbliche le foto dei due, con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di denunce delle eventuali vittime. Sequestrate anche una pistola Beretta calibro 9X21, due armi giocattolo simili a quelle in dotazione alle forze dell’ordine, munizioni, personal computer portatili e smartphone di ultima generazione. Sequestrati i sofisticati macchinari “off set” usati per la stampare le banconote falsificate, definite di buona qualità dagli esperti del nucleo speciale di polizia valutaria di Roma che hanno preso parte all’operazione insieme ai militari del Comando provinciale di Napoli. Oltre ai macchinari sono stati sequestrati anche 2300 fogli di carta filigranata, pellicole con gli ologrammi, cliché e placche metalliche. Tra banconote gia’ stampate e il materiale presente nella “stamperia”, la coppia di falsari si stava preparando a immettere nel circuito quasi 5 milioni di euro. Le banconote, comunque, erano destinate a Napoli e provincia. Per le fiamme gialle i due arrestati stavano producendo i biglietti da 10 e 50 euro falsi sotto commissione.

 

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