“Chiediamo soltanto chiarezza”. Ai microfoni di Campania Notizie Vincenzo Russo spiega in modo ineccepibile le motivazioni alla base delle interrogazioni sul “caso” stagionali e sulle “strane presenze” quotidiane negli uffici comunali di persone senza “titolo” orbitanti nell’area della maggioranza. La richiesta di convocazione del civico consesso, con altri punti all’odg, è stata firmata assieme agli esponenti di “Costruire Alternative” Enzo Tosti e Marilena Belardo e al candidato sindaco del centrosinistra Vincenzo Gaudino. Il consigliere e candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Orta di Atella usa com’è nel suo stile toni pacati ma allo stesso tempo pretende risposte celeri e inequivocabili su due questioni poste già tempo dalla nostra testata. Abbiamo più volte denunciato la pressoché costante ingerenza di Nicola Iovinella “Un saluto, un sorriso” sull’attività amministrativa. Il Negus dell’Utc ai tempi della cementificazione selvaggia fin dal minuto successivo alla vittoria del sindaco Andrea Villano si è incollato come lo Scotch al neo primo cittadino in stile Salvatore Del Prete “Soldinus Magò” all’epoca dell’Impero Brancaccio. Iovinella (portavoce) e Del Prete (consigliere di maggioranza) sono entrambi di Campania Libera (ancora per poco). Come, e non è un caso, il presidente dell’assise Nando D’Ambrosio “Colombina” e il consigliere regionale Luigi Bosco. Un poker d’assi. Iovinella “Un saluto, un sorriso” è uno dei capi del “partito dei tecnici” nato durante il boom edilizio. E’ stato scovato dalle forze dell’ordine in compagnia di Angelo Brancaccio “Il Suinus” al valico di frontiere con la Svizzera (dove l’ex sindaco era solito recarsi per depositare le tangenti), dei vertici del clan Verde di Sant’Antimo e dell’imprenditore della camorra Sergio Orsi. Iovinella vanta anche il merito di essere accusato dai pentiti dei Casalesi di essere stato “a disposizione dei Casalesi e di aver chiesto e ottenuto mazzette dagli imprenditori”.

Del Prete “Soldinus Magò”, ex infermierino e misuratore di mocassino di Brancaccio, ha accompagnato quest’ultimo almeno in due occasione proprio in Svizzera per riciclare soldi sporchi ed è stato accusato proprio dall’ex primo cittadino ortese di aver intascato una tangente di 300mila euro (poi sveleremo altri …omissis…) per una consulenza tecnica occulta per un’opera oggetto attualmente di indagini dell’Antimafia di Napoli. “Soldinus Magò” si è guadagnato un’altra medaglia al petto: lui e “Il Suinus” si sono rotolati per lunghi anni nello stesso porcile. D’Ambrosio “Colombina” ha il merito di essere stato sostenuto in campagna elettorale dallo zio Pasquale Garofano, imprenditore considerato dai collaboratori di giustizia prestanome di Nicola Schiavone, da poco pentitosi (ne vedremo delle belle) e figlio di “Sandokan”. L’avvocato “incidentato”, che conduce un tenore di vita da Nababbo, risulterebbe inoltre una persona dalla parola da quattro soldi, al pari di un testimone falso. Ma se troveremo riscontri ve ne daremo conto. Crediamo a breve. La quaterna è completata dal consigliere regionale Bosco, indagato per turbativa d’asta per un’opera da 1,5 milioni di euro. Se non fossimo garantisti convinti ci verrebbe il sospetto che Campania Libera (ancora per poco) sia un’associazione a delinquere. Tornando all’interrogazione presentata dalla parte sana dell’opposizione Russo rimarca ai nostri microfoni la necessità di fare luce sull’assunzione di 9-11 lavoratori stagionali da parte della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti. Campania Notizie ha già fatto qualche nome e cognome di assunti parenti e amici di esponenti politici e supporter della coalizione guidata da Villano. Altri fortunati sono ancora ignoti. Russo, Tosti, Belardo e Gaudino chiedono di conoscere chi sono e con quali criteri sono stati assunti. A nostro avviso sono palesemente clientelari.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A VINCENZO RUSSO

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