Affari di famiglia. Grossi. Milionari. Andrea Villano e Francesco Gianfranco Piccirillo si sono arricchiti durante il boom edilizio di Orta di Atella. Il neo sindaco e l’esponente del Pd (sembra che l’eurodeputato Nicola Caputo lo abbia cacciato dal suo staff) hanno costituito una società che ha effettuato una serie di consistenti operazioni durante il sacco edilizio della città. Quando spuntavano i primi palazzoni, molti dei quali risultati abusivi, Villano e Piccirillo erano i pilastri della F.A.G.G. Costruzioni Generali Srl (leggi la visura camerale al termine dell’articolo). Per buona parte del 2005 Piccirillo, a quei tempi braccio destro dell’allora sindaco Angelo Brancaccio, era l’amministratore unico. L’attuale primo cittadino è stato responsabile tecnico della società dal 28 giugno del 2006 fino all’11 agosto dell’anno scorso. Nel triennio 2005-2007 erano anni d’oro anche per imprenditori edili improvvisati come Villano e Piccirillo, diventati costruttori dalla sera alla mattin

Le imprese nate durante la speculazione edilizia facevano parte in un modo o nell’altro della corte dell’Imperatore Brancaccio. Era lui che di fatto decideva vita o morte di una società. E che la F.A.G.G. fosse legata a doppio filo all’amministrazione comunale di allora lo dimostra il fatto che Piccirillo a quei tempi era un brancacciano di ferro, un fedelissimo, uomo di fiducia di Padre Pio, al punto che l’ex sindaco lo considerava il suo naturale erede politico-amministrativo. E non solo. Come riportato da Campania Notizie Brancaccio, tramite la moglie, e Piccirillo “utilizzando” il padre sono stati in affari nel 2008 per la realizzazione di un complesso residenziale a Succivo (operazione di circa 800mila euro).

Ora ricostruiamo la storia societaria della F.A.G.G. Costruzioni Generali Srl. Viene costituita il 7 maggio 2003. Capitale sociale 100mila euro, interamente sottoscritto e versato da 4 soci con il 25% di quote a testa. Sede sociale a Frattamaggiore in via Leopardi 12. Dalla composizione societaria emergono le prime chicche. Vi dico subito i nomi. Due sono noti e sono quelli del sindaco Andrea Villano e della moglie Grazia Frignola. La famiglia detiene quindi il 50% dell’impresa.

Gli altri soci sono anche loro coniugi: Giuseppe Comune e la consorte Angelina Anatriello. Che posseggono il restante 50% delle quote. Le chicche non finiscono qui. Nella ditta a “conduzione familiare” figura anche un’altra moglie, quella di Francesco Gianfranco Piccirillo. La sua signora, Carmela Cinquegrana, è nominata il 7 maggio del 2003 amministratore unico della F.A.G.G. Costruzioni Generali Srl. La moglie dell’esponente dem diventa in un batter d’occhio un’imprenditrice o manager aziendale che dir si voglia. Carmela Cinquegrana cessa dall’incarico di amministratore unico il 7 marzo 2005. Chi le subentra il 6 maggio dello stesso anno? Il marito Francesco Gianfranco Piccirillo. E il cerchio familiare si chiude. Dopo la gestione Piccirillo l’amministratore unico diventa Giuseppe Comune, carica che ricopre tuttora.

Torniamo un attimo al triennio del disastro edilizio. Sapete chi rilasciava nel 2005, 2006 e 2007 praticamente tutte le denunce di inizio attività (Dia)? Il geometra Nicola Iovinella, attuale portavoce di Campania Libera (ancora per poco). Padre del sacco edilizio e oggi il più stretto collaboratore tecnico del sindaco Villano. Si è chiuso anche il cerchio politico? Chissà. Così sembrerebbe. Ma il bello deve ancora arrivare. Sembrerebbe (ve lo confermeremo nelle prossime puntate) che la F.A.G.G. abbia realizzato anche l’immobile di sua proprietà dove abita il primo cittadino ortese. Fin qui nulla di strano. Se non fosse che lo stabile sarebbe stato costruito in difformità dalle normative urbanistiche.

Una vera beffa per la città e per lo stesso Villano. La recente nota inviata dal sindaco al prefetto di Caserta per chiedere la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ad Orta di Atella inizia così, parole testuali: “Dal giorno stesso in cui siamo stati eletti sosteniamo, attraverso una azione di governo trasparente e rigorosa, l’affermazione del principio cardine del rispetto delle regole e della legalità”. Forse per Villano costruire un immobile in parte abusivo, esserne proprietario e viverci è un modo per affermare il “principio cardine del rispetto delle regole e della legalità”. E pensare che, per chi non l’avesse ancora capito, per gli amministratori comunali, esclusi Vincenzo Gaudino, Vincenzo Russo, Marilena Belardo e Enzo Tosti, il problema più grave di Orta di Atella è il sottoscritto perché utilizza la “violenza psicologica”. Benvenuti nel mondo all’incontrario.

Mario De Michele

(continua…)

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