“Basta, non sfondate, sono qui. Mi arrendo”. Quando ha capito che non c’era piu’ nulla da fare la voce di Michele Zagaria si e’ sentita dal sottosuolo mentre invocava la polizia di non sfondare piu’ il pavimento perche’ si sarebbe consegnato spontaneamente.
Si nascondeva in un bunker sotterraneo in via Mascagni, a Casapesenna, il paese dei Zagaria, dal quale non si e’ mai allontanato in 15 anni di latitanza.