Settembre 2021. “Chiedo a tutti i cittadini di questo meraviglioso territorio, che da tempo chiedono un ricambio politico e generazionale, di sostenermi e di affiancarmi in questo gesto di coraggio per dare al comune di Sessa Aurunca una vera alternativa! Io ci sono!”.

Dicembre 2024. “Il sindaco Di Iorio e l’amministrazione comunale di Sessa Aurunca stanno lavorando nell’interesse della collettività raggiungendo ottimi risultati. Voto a favore del bilancio di previsione perché non mi piace l’etichetta di consigliere di opposizione”.

Chi l’ha detto? Non è facile. Serve un aiutino: è un consigliere comunale di Sessa Aurunca che si è convertito sulla strada di Lorenzo Di Iorio. Non l’avete ancora individuato? È un candidato sindaco che nel 2021 in campagna elettorale diceva peste e corna dell’attuale primo cittadino, mentre il 27 dicembre 2024 ha alzato il ditino per approvare il bilancio di previsione, ovvero il principale provvedimento di programmazione della maggioranza. Ora ci siete arrivati. È proprio lui: Antonio Fusco. L’aspirante fascia tricolore che alle comunali del 2021 guidava lo schieramento composto dalle liste “Generazione Aurunca”, “Borghi, frazioni e Sessa Centro” e “Con Voi”. E si proponeva alla gente come il volto nuovo. Colui che avrebbe scalzato la vecchia classe dirigente locale per voltare pagina nell’esclusivo interesse della collettività.

Antonio Fusco

Per carità, solo gli stupidi non cambiano idea ma in politica, per rispetto dei cittadini che ti hanno votato, i salti della quaglia vanno motivati. Altrimenti sorge il dubbio che l’abbraccio tra Di Iorio e Fusco nasconda qualcosa di opaco, tipo tornaconti personali legati, tiriamo a indovinare, a beni immobili con difformità urbanistiche riscontrabili a vista d’occhio da una lunga distanza. Basta impostare il navigatore su Carano di Sessa. I legittimi sospetti su un accordo di interessi mascherato da intesa politico-amministrativa sono avvalorati, ad esempio, dalle dichiarazioni, a mezzo stampa, di Di Iorio sul caso del sito di stoccaggio in località Quintola, scoppiato nel 2022. In quell’occasione, rivolgendosi a Fusco, il sindaco affermò testualmente: “Voglio chiedere una cosa, fai politica per il territorio o contro il territorio?” E aggiunse: “Non ti ritengo (Fusco, ndr) un buon amministratore, ma ti esorto ad essere onesto almeno con te stesso prima di parlare ai cittadini”. Infine: “In questi giorni la temperatura della mia coscienza è rimasta sempre uguale perché pulita, ma sulla tua ho seri dubbi”. Apriti cielo. Fusco e altri esponenti della minoranza risposero per le rime con toni accesi, ai limiti della diffamazione.

Lorenzo Di Iorio

Cos’è cambiato adesso? Perché Di Iorio e Fusco vanno a braccetto? Addirittura l’inedita coppia, tra baci e pacche sulle spalle, presenzia ai “tagli di nastro” dell’amministrazione comunale. Senza dubbio, anche il primo cittadino ha il dovere morale e politico di spiegare agli elettori come mai, dopo anni di pesantissime accuse reciproche, è nato l’amore con il consigliere di opposizione. Dal canto suo, Fusco ha un doppio obbligo verso chi nella cabina elettorale gli ha dato fiducia nella speranza che le sue promesse di “abbattere il vecchio sistema” fossero seguite da fatti e da atti. Se è stato spedito dalle urne i banchi della minoranza spetta a lui fare chiarezza sul suo salto di staccionata. È la democrazia, bellezza. Forse Fusco pensa di gabbare la popolazione con la formula dorotea “sono il consigliere di Sessa Aurunca, né di maggioranza, né di opposizione”? Beh allora si dimostra, in concreto, peggio di quelli del “vecchio sistema”. È un giovane-vecchio. Ha deluso i suoi elettori e ha sprecato in pochissimo tempo una cospicua dote di consenso e di credibilità. Celarsi dietro un dito non lo salva. Giocare a nascondino non serve a nulla.

E allora basta infingimenti. Abbiamo scoperto che è lui il consigliere comunale che abita in una villa a Carano di Sessa in gran parte abusiva. Ne abbiamo parlato in un altro articolo. Ora ne abbiamo la certezza. La prima grave difformità consiste nell’aver trasformato il piano interrato nel piano terra, sul quale è stato costruito il primo piano dell’immobile. È necessario un permesso di costruire non soltanto per la realizzazione di manufatti che si elevano al di sopra del suolo, ma anche per quelli in tutto o in parte interrati e che trasformano in modo durevole l’area in questione. Nel caso di specie, il consigliere comunale avrebbe effettuato gli interventi senza licenza edilizia. C’è di più. Per realizzare l’intero immobile sarebbe stata utilizzata nei grafici una parte di cubatura già usata per costruire la villa prospiciente del padre dell’esponente dell’opposizione. C’è stata una cessione delle cubature? Nelle “carte” non risulterebbe alcuna riduzione della volumetria dell’immobile del padre del consigliere a favore di quest’ultimo. Non contento, Fusco ha realizzato anche una piscina e un muro di cinta, anch’essi senza alcuna autorizzazione. Per la serie “fatto 30 facciamo 31”.

Ci risulta che il consigliere di minoranza abbia presentato una licenza in sanatoria. Perde tempo. Si tratta di irregolarità urbanistiche che non possono essere sanate. La villa va acquisita al patrimonio comunale o demolita. Nemmeno San Lorenzo Di Iorio può risolvere il problema. Nessun funzionario dell’Utc concederebbe una licenza in sanatoria “farlocca” rischiando di finire sotto inchiesta dopo un millesimo di secondo. Fusco si metta l’anima in pace. Non c’è soluzione. Anzi, passare di fatto in maggioranza peggiora le cose agli occhi della magistratura. Qualche chance in più per un altro consigliere che anche lui a sorpresa ha votato a favore del bilancio di previsione. Forse in cambio del voto favorevole potrebbe ottenere il cambio di destinazione d’uso di un terreno per realizzare un campo di calcetto da fittare. Dove? A Carano di Sessa, ovviamente.

Mario De Michele

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