Un dato è certo: in Campania rispetto ai collegi uninominali della Camera quelli del Senato, sette in tutto, sono più contendibili. Se le poltrone di Montecitorio sono quasi tutte appannaggio del centrodestra, quelle di Palazzo Madama “ballano” di più tra uno schieramento e l’altro. È quanto risulta dal sondaggio condotto dalla SWG. Le stime riportate sono basate su indagini quantitative condotte da SWG nel periodo tra il 24 agosto e 2 settembre 2022 con tecnica mista mediante interviste telefoniche e interviste online sia a livello nazionale che in Campania. Le simulazioni dei voti nei collegi uninominali sono state fatte con un modello statistico basato sui dati di sondaggio a livello nazionale e in Campania e i risultati elettorali delle elezioni politiche 2018. Tuffiamo nei collegi. Tre vedono il centrodestra con un “solido vantaggio”, tre con un “discreto vantaggio”, in uno il centrosinistra è in “lieve vantaggio”. In quello di Caserta è in fuga Giovanna Petrenga di Fratelli d’Italia, seguita da Tommaso De Simone del centrosinistra, più attardati Antonio Del Monaco del M5S e la centrista Vittoria Cristiano. Un risultato clamoroso, visto che lo spessore di De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta e vicepresidente nazionale di Unioncamere, è di gran lunga superiore a quello della Petrenga, sia dal punto di vista politico, con la “P” maiuscola, sia sotto il profilo delle competenze e della conoscenza dei problemi del territorio. La Petrenga, politicamente nata con la camicia fin da quando Nicola Cosentino, che era il padrone del Pdl campano, la catapultò nel Parlamento, nonostante la senatrice uscente di Fdi non avesse nemmeno un voto. Oggi la Petrenga è nuovamente baciata dalla Dea Bendata perché nel collegio uninominale veleggia sull’onda di centrodestra che ha travolto anche Caserta e, come se non bastasse, Giorgia Meloni le ha garantito, le motivazioni sono ignote, la riconferma parlamentare piazzandola al primo posto nel listino bloccato del proporzionale. Ma per uno come De Simone, presidente per un decennio di Coldiretti Caserta e da 12 anni alla guida della Cciaa di Terra di Lavoro, anche una sfida che sembra sulla carta impossibile può essere vinta. È l’auspicio di tutti i casertani con un minimo di intelletto. Con De Simone in Parlamento infatti il Casertano riacquisterebbe una centralità nell’agenda politica nazionale. Secondo SWG anche nel Collegio di Salerno il vantaggio della coalizione di centrodestra gode di un “solido vantaggio”. Antonio Iannone, pure lui del partito della Meloni, è piuttosto avanti su Anna Petrone del centrosinistra. Seguono il pentastellato Francesco Castiello e la centrista Anita Di Palma. Il terzo collegio in cui il centrodestra vanta un “solido vantaggio” è quello di Acerra. Qui Claudio Barbaro, sempre di Fratelli d’Italia, è dato vincente rispetto al dem Leonardo Impegno. Più distanziati Raffaele De Rosa del Movimento 5 Stelle e Peppe Russo (Centro). Passiamo ai collegi più in bilico, nei quali comunque il centrodestra è dato da SWG in “discreto vantaggio”. In quello di Benevento la meloniana Giulia Cosenza sopravanza Carlo Iannace del centrosinistra. A seguire Maura Sarno (M5S) e Mario Scognamiglio (Centro). Idem nel collegio di Giugliano, dove Elena Scarlato di Fdi è data vincente su Davide Crippa di Impegno Civico. Alle loro spalle la grillina Maria Domenica Castellone e la centrista Francesca Mite. Anche nel collegio di Torre del Greco SWG rileva un “discreto vantaggio” del candidato della Lega Pina Castiello su Nora Di Nocera del centrosinistra, su Orfeo Mazzella (5 Stelle) e sul centrista Luigi Casciello. In controtendenza rispetto agli altri sei collegi quello di Napoli-Quartiere 19-Fuorigrotta, dove la candidata dem Valeria Valente è considerata in “lieve vantaggio” su Stefano Caldoro di Forza Italia. Più indietro la pentastellata Ada Lopreiato e il centrista Ovidio Marzaioli. Insomma, l’ex governatore della Campania Caldoro è l’unico candidato del centrodestra campano nei collegi uninominali del Senato a rischiare grosso.
Mario De Michele
