Il Pd di Elly Schlein parte nel segno dell’unità. Alla presidenza del partito c’è Stefano Bonaccini, il grande sfindante alle primarie. I vice sono Chiara Gribaudo e Loredana Capone, due fedelissime della nuova segretaria. L’assemblea del Pd ha approvato con un voto contrario e sette astenuti la lista che compone la direzione dem. Entrano esponenti di Articolo Uno, come Alfredo D’Attorre, Maria Cecilia Guerra e Arturo Scotto. Spazio alle Sardine Mattia Santori e Jasmine Cristallo. Entra in direzione anche l’ex segretaria della Cgil, ora senatrice, Susanna Camusso, assieme ad Annamaria Furlan ed Elisabetta Gualmini e alle ex deputate Rossella Muroni e Alessia Rotta. Tra i 175 nomi troviamo Francesco Boccia, numero due della mozione Schlein, Enzo Amendola, Mauro Berruto, Goffredo Bettini, Laura Boldrini, i sindaci Emilio Del Bono e Giorgio Gori e poi Michela De Biase, Graziano Delrio, Masco Furfaro, Pierfrancesco Majorino, Andrea Orlando, Peppe Provenzano, Lia Quartapelle, Alessandro Zan. C’è anche l’ex vicepresidente del Csm David Ermini e il ritorno di Livia Turco. Oltre ai napoletani Amendola, Scotto, Marco Sarracino e l’ex deputato Lello Topo, dalla Campania con furore approdano in direzione il deputato Piero De Luca, figlio del governatore Vincenzo De Luca, e le due sannite Floriana Fioretti e Antonella Pepe. Nell’elenco ci sono anche Fabio Ciconte, ambientalista, co-fondatore e direttore generale dell’associazione Terra!, l’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, Iacopo Melio, attivista per i diritti civili e consigliere regionale toscano e Mia Diop, la più giovane partecipante al comitato costituente. Schlein nominerà la segretari nei prossimi giorni. Poi il nuovo Pd avrà il primo battesimo del fuoco già alle comunali del 14 maggio. Per ora entusiasmo e unità. Un ottimo inizio.
Mario De Michele