Il ministro Enzo Amendola ogni volta che il discorso cade su una possibile candidatura a sindaco di Napoli lascia cadere la cosa. “Finché potrò farò il ministro degli Affari Europei… questo sono stato chiamato a fare in un momento molto importante…”. Il ministro ha anche aggiunto che serve una Alleanza per l’Italia. Noi siamo convinti che servano, per l’Italia, delle riforme serie e concrete. A cominciare dalla legge elettorale e dalle preferenze. Se è vero, come è vero, che in Italia il potere appartiene al popolo e che, stabilite pure attraverso quale forma, deve poterlo esercitare. Diciamo questo perché alle Comunali fortunatamente le preferenze ci sono, ed è un sistema ormai collaudato che consente anche di misurarsi con quello che è il gradimento dell’elettorato. Ma ci sembra di dover prendere atto che Amendola non voglia saperne. Bene! Chi invece dà la sensazione di essere sempre più interessato è Antonio Bassolino: 19 assoluzioni. E’ vero che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, ma diamine 19 assoluzioni dovrebbe far riflettere e parlare tanto. Ed invece prendiamo atto che fa molto più parlare, riflettere non sappiamo, un avviso di garanzia. In ogni caso, di un possibile, anzi probabile, ritorno in campo di Bassolino siamo convinti. Del resto sotto la sua guida Napoli ha forse conosciuto la sua stagione migliore, il Pd ci farà un pensierino? Oppure i vertici preferiranno fare pressing su di un riluttante ministro? In attesa passiamo al centrodestra. L’ex presidente della Regione Stefano Caldoro si è detto entusiasta della discesa in campo di Catello Maresca. Ed in attesa che il magistrato si pronunci ufficialmente anche il sindaco di Napoli, proiettato verso la candidatura a presidente della Regione Calabria, ha voluto dire la sua: “Assurdo che si candidi in una zona dove svolge la sua funzione di pubblico ministero!”. Sarà, ma intanto i sondaggi pare che lo diano per favorito sia se si candidasse Enzo Amendola sia se si candidasse il ministro, ed ex rettore della Federico II, Gaetano Manfredi. Rilevazioni sarebbero in arrivo anche nel caso in cui a scendere in campo dovesse essere Bassolino. Per il Movimento 5 Stelle si continua a parlare di Roberto Fico, e mentre il presidente della Camera, come sul dirsi, nicchia, non si esclude una alleanza con il Pd. I 5 Stelle restano fermo su Fico, il Pd vorrebbe un nome nuovo ma potrebbe chiudere su Manfredi. Sempre che anche Manfredi non decida di rimanere ministro fino a che potrà!

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