Mentre milioni di famiglie non arrivano a fine mese per una crisi che non molla la presa un signore, si fa per dire, ha costruito un impero di 25 milioni di euro con imbrogli di ogni genere (primo video in basso). E con una spiccata propensione criminale da essere definito dalla Finanza “socialmente pericoloso”. Il truffatore seriale è il noto imprenditore casertano Pasquale Piccirillo, di nome e di fatto. Già assurto alle cronache per aver costituito una fittizia cooperativa di giornalisti, la Dossier News, nata con l’obiettivo di ottenere i fondi destinati all’editoria truffando lo Stato. Il raggiro era scientifico: i giornalisti, all’oscuro della mega frode, risultavano sulla carta soci della “Dossier News”. Ai dipendenti venavano date le briciole, concesse a seconda dell’umore del padrone, mentre Piccirillo si pappava milioni di euro di denaro pubblico. Ma la “Dossier News” era solo la punta dell’iceberg. Il delinquente abituale Piccirillo è finito sotto inchiesta per truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio, appropriazione indebita e delitti tributari per evasione fiscale ed utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Un imbroglione nato.
POSSEDEVA 93 IMMOBILI, 24 RAPPORTI BANCARI E 8 AUTO – La sua genetica indole criminale ha consentito a Piccirillo di fare soldi a palate. Prendete fiato, la Cassazione ha disposto la confisca definitiva delle quote societarie e dei complessi aziendali di tre imprese, tra cui lo studio odontotecnico “Sdp” di Recale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, il gruppo editoriale Tv Luna e una società immobiliare, oltre che 93 immobili (situati in Campania, Lazio, Abruzzo e Svizzera, tra cui rientrano anche ville private situate in note località turistiche), otto autoveicoli e i soldi depositati su 22 rapporti bancari (conti correnti, conti di deposito e altri investimenti finanziari). C’è gente che paga mutui a tassi quasi usurai per avere un tetto sotto cui dormire, abitazioni in alcuni casi di 60-70 metri quadrati, e ci sono truffatori che sono proprietari di 93 immobili. Piccirillo, nomen omen, viveva in una villa mastodontica con i cigni che sguazzavano tristi nell’acqua. Siamo solidali con loro: ogni mattina e sera erano costretti a guardare il viso corrucciato di un bandito. Chissà se li sfamava. Se trattava i cigni come i “suoi” giornalisti bisognerebbe chiamare l’Ente nazionale protezione animali. LE FIAMME GIALLE: PROFILO SOCIALMENTE PERICOLOSO – La sentenza della Suprema Corte è il frutto dell’operazione che il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha denominato “Cash Flow” (Flusso di cassa). La Cassazione ha confermato le decisioni del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, avallate dalla Corte d’Appello di Napoli. “Il provvedimento – spiegano i finanzieri – costituisce l’epilogo di mirati accertamenti economico-patrimoniali, posti in essere dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, su delega dell’Ufficio Giudiziario, finalizzati alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale dell’imprenditore e all’individuazione dei proventi illeciti che gli hanno permesso un ingiustificato arricchimento personale e l’accumulazione, nel tempo, di un ingente patrimonio incongruente con i redditi dichiarati”.
UN PANZONE GONFIATO CHE EVADEVA LE TASSE – Oltre che imbroglione Piccirillo era anche uno straccione che non pagava le tasse. Eppure andava in giro per Caserta in giacca e cravatta sballonzolando con la panza di fuori atteggiandosi a imprenditore illuminato. Le uniche lampadine che si accendevano nel suo cervello erano quelle della truffa sistematica. Anche come dentista-imprenditore era un malvivente. Lo studio “Sdp” di Recale fu sequestrato perché i carabinieri di Caserta durante un blitz scoprirono protesi arrugginite e attrezzature mediche in condizioni igienico-sanitarie pietose (secondo video in basso). Ma quel panzone gonfiato di Piccirillo non si accontentava di intascare circa 5 milioni di euro all’anno grazie alla convenzione con il Sistema sanitario nazionale. Si doveva abbuffare. La grande abbuffata è finita nel mirino della Finanza (ringraziamo le Fiamme Gialle a nome di tutte le persone oneste). A seguito degli accertamenti, l’imprenditore-imbroglione fu colpito da una misura di prevenzione personale “essendo stato riconosciuto come un soggetto socialmente pericoloso sul piano economico-finanziario” alla luce del suo coinvolgimento, nel periodo 2005-2017, in molteplici vicende giudiziarie concernenti numerosi e diversi delitti patrimoniali”. Ma dico io: uno che non si abbotta nemmeno di 5 milioni di euro annui che uomo è? Come faceva a guardarsi allo specchio senza espellere un fulmineo fiotto di saliva? “Al fine di disvelare l’origine del rilevante patrimonio dell’imprenditore e del suo nucleo familiare – fa sapere la Polizia Economico-Finanziaria di Caserta – è stata acquisita copiosa documentazione, tra cui i contratti di compravendita dei beni e delle quote societarie nonché numerosi altri atti pubblici che hanno interessato nel tempo l’intero nucleo familiare investigato, verificando poi, per ogni transazione, le connesse movimentazioni finanziarie sottostanti alla creazione della necessaria provvista economica”. L’imprenditore-truffatore non si abbuffava nemmeno di terra di camposanto. E sul piano criminale non si è fatto mancare proprio nulla. Come detto era anche evasore fiscale. SOCIETÀ COME SCATOLE CINESI PER DRENARE DENARO – “Il materiale – scrivono i finanzieri – è stato oggetto di circostanziati approfondimenti, anche bancari, che hanno consentito di accertare un’ingiustificata discordanza tra il reddito dichiarato e le disponibilità finanziarie invece utilizzate per le acquisizioni patrimoniali, oltre all’utilizzo strumentale delle società allo stesso riconducibili per mascherare la titolarità del suo ingente patrimonio immobiliare e per drenare liquidità attraverso fittizie operazioni di restituzione di finanziamenti”. Da qui la definizione, quanto mai appropriata, affibbiata a Piccirillo di “soggetto socialmente pericoloso”. Si spera che la Guardia di Finanza abbia scovato l’intero impero economico di questo criminale incallito. Uno così merita solo di vivere sotto i ponti. Senza offesa per i clochard.
Mario De Michele
IL VIDEO DELLA MEGA CONFISCA DELLE FIAMME GIALLE
IL BLITZ DEI CARABINIERI ALLA STUDIO DENTISTICO “SDP” DI RECALE