Più che un panino sembra una pietra, come dimostrano le inequivocabili immagini postate su Fb da un genitore che ha giustamente denunciato a mezzo social una situazione inaccettabile sulla qualità dei prodotti delle mense scolastiche del Comune di Cesa. Quella che a prima vista è una “rosetta” al contatto con la tavola produce il rumore di un pezzo di ferro. Il caso, scoppiato pochi giorni fa, non è passato inosservato al Meetup 5 Stelle. E viene spontaneo dire: menomale che ci sono i pentastellati! I grillini sono sempre attenti e puntuali quando si tratta di sollevare questioni importanti a tutela degli interessi della collettività. Di recente hanno sottoscritto un manifesto pubblico per criticare la decisione del sindaco Enzo Guida di “regalare” 25mila euro di soldi dei cittadini alla parrocchia San Cesario, concessi tramite una delibera e una determina carenti sul piano della legittimità, e per bocciare il metodo “ad personam” con cui sono stati stabilizzati i lavoratori socialmente utili. Anche sul video shock riguardante i pasti delle mense delle scuole comunali il Meetup 5 Stelle di Cesa si è immediatamente messo in moto presentando un esposto al sindaco, al presidente del consiglio Mimmo Mangiacapra e per conoscenza alla locale stazione dei carabinieri. Un esposto come sempre dettagliato e basato su dati oggettivi e riscontrabili.
Ecco il testo integrale. “Il gruppo politico denominato Meetup Cesa 5 Stelle, dopo la visione di un video pubblicato sui social “facebook”, sul gruppo denominato “Se sei di Cesa”, prende atto, della drammatica situazione in cui versa la qualità del cibo fornito ai nostri figli nella mensa scolastica. Premesso: che grande preoccupazione e seri dubbi sulla capacità di dare un servizio di mensa adeguato e di qualità ai nostri bambini, da parte della società che si occupa della mensa sul territorio del Comune di Cesa; che l’aggiudicazione del servizio di refezione scolastica è in favore della Società MARES S.r.l., con decorrenza 01/10/2020, per la durata dell’anno scolastico, ed ha ottenuto il punteggio di 92,645 su 100 ed ha offerto un unico ribasso del 22,75% per un importo di €. 2,379/pasto oltre oneri per la sicurezza ed oltre iva, per un costo complessivo presunto dell’affidamento nell’anno scolastico di € 59.868,75, oltre oneri della sicurezza; che il video pubblicato in rete suscita serie preoccupazioni; considerato che: sembra una lamentala comune la scarsa qualità delle pietanze proposte. Rilevato che ai sensi della delibera di giunta comunale n. 26 del 3.2.2021 “Rideterminazione del costo di gestione del servizio di refezione scolastica anno 2021/2022”; si è ritenuto di confermare per l’anno scolastico 2021/2022 (ottobre-giugno) il costo del singolo pasto del servizio di refezione nella misura pari ad € 3.10 oltre iva come per legge e di determinare, sulla base della corrispondente spesa sostenuta per gli anni passati, il costo del servizio nella misura complessiva di € 88.100,00; la fornitura di n. 802 pasti di cui n. 74 pasti esenti, forniti alle scuole materna, elementare e media nel mese di Gennaio 2021; alla luce di quanto esposto: se non si ritiene di dovere controllare e verificare qualità e quantità dei prodotti dopo la pubblicazione del video; se sono monitorate e controllate le materie prime offerte dalla ditta, a garanzia di quanto indicato nel capitolato; se vengono monitorare quotidianamente le rispettate qualità; se la ditta ha rispettato gli impegni indicati nel contratto d’appalto. Pertanto, si chiede, alle autorità competenti, di verificare l’esatto adempimento del Contratto d’appalto, nonché, il rispetto di tutti gli obblighi derivanti alla ditta e le eventuali segnalazioni e/o contestazioni, a garanzia e tutela dei bambini”.
Tutte richieste legittime e doverose quelle avanzate dai pentastellati che, alla stregua di moltissime famiglie, pretendono garanzie sulla bontà del cibo che viene servito agli alunni delle scuole comunali. Preoccupazioni alimentate da un video che fa tremare i polsi. Se anche di fronte a immagini del genere il sindaco Guida avrà il coraggio di dire “Tutto va ben, madama la marchesa”, allora significa che i suoi figli non frequentano gli istituti di Cesa.
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