Prevedere le onde del destino è impossibile. Così capita che dopo quasi 35 anni ti ritrovi ad aprire un comitato elettorale a pochi passi dal liceo che hai frequentato da ragazzo. Una sorta di piacevole déjà vu per Giovanni Zannini che in via Ettore Corcioni ad Aversa ha allestito uno dei suoi quartier generali in vista dell’appuntamento con le urne del 24 e 24 novembre per il rinnovo del parlamentino campano. Stavolta il consigliere regionale uscente corre con addosso la casacca di un partito. Dopo 10 anni di civismo nell’orbita del centrosinistra, sotto l’ala protettrice del governatore Vincenzo De Luca, che lui stesso definisce in ogni occasione e con orgoglio il “suo padre politico e il migliore presidente della Regione della storia”, Zannini ha virato verso l’orizzonte azzurro di Forza Italia. Al suo seguito ben 140 amministratori locali a conferma, qualora ce ne fosse bisogno, del capillare radicamento territoriale in tutta la provincia di Caserta del politico di Mondragone.

Ad attenderlo al comitato in allestimento, che sarà inaugurato nei prossimi giorni, due dei suoi punti di riferimento locali ai quali in assoluto è più legato sia sul piano politico che personale: Giovanni Innocenti, presidente del civico consesso di Aversa, e Ginotto De Angelis, consigliere comunale di Cesa. Con loro il componente dell’assise della città normanna Antonio Mottola e un gruppo di giovani supporter. Per evitare il consueto bagno di folla delle occasioni pubbliche la tappa aversana di Zannini è stata prevista, per così dire in forma privata, nell’ambito di una serie di incontri nell’agro aversano e in occasione della video intervista a Italia Notizie. La prima cosa che ha detto, come poi ha ribadito ai nostri microfoni, è stata proprio quella di aver frequentato il liceo classico Domenico Cirillo, distante un centinaio di metri del suo comitato elettorale. “Ogni giorno prendevo il treno, l’autobus e facevo molta strada a piedi. Cinque anni indimenticabili con professori di uno spessore umano e culturale straordinario. Il Cirillo è sempre stato un punto di eccellenza, mi risulta che anche oggi è molto accreditato”.

Nel corso della lunga conversazione Zannini ha spiegato con chiarezza la sua decisione e quella del suo gruppo di aderire al partito di Antonio Tajani. “La mia area e quella della mia squadra è sempre stata quella moderata. Oggi Forza Italia rappresenta al meglio i valori di un centro che guarda a destra”. Decisiva è stata l’uscita di scena di De Luca, stoppato dal “no” della Consulta al terzo mandato. “Senza la sua guida autorevole si è aperta una nuova stagione, per cui per la prima volta mi candidato con la tessera di un partito in tasca”. Con la tessera di Forza Italia in tasca si ritrovano ben 140 amministratori locali della provincia di Caserta, che in massa hanno seguito le orme di Zannini. Ma il consigliere regionale com’è riuscito in appena 10 anni a conquistare il cuore di una cospicua fetta di sindaci, assessori e consiglieri comunali di Terra di Lavoro? Anche su questo aspetto Zannini si tiene lontano del mare del politichese. “Non c’è nessun segreto. Mi sono sempre posto come “assessore esterno” degli enti locali facendo da cerniera tra la Regione Campania e i territori. Con gli amministratori comunali ho stretto anche un vero e saldo rapporto di amicizia. Insomma, ho fatto quello che dovrebbe fare qualsiasi consigliere regionale”.

Un modo elegante per dire che quello che fa lui lo dovrebbero fare anche gli altri consiglieri regionali casertani. Ma poiché evidentemente non lo fanno la maggior parte dei componenti dei governi locali si rivolge a lui. L’orizzonte di Zannini si è colorato di azzurro anche perché il suo obiettivo politico è allargare la cerniera ai Palazzi romani per creare una filiera istituzionale più ampia, una cinghia di trasmissione capace di collegare città, Provincia, Regione, Parlamento e governo. “Solleciterò i parlamentari e i ministri di Forza Italia nell’interesse del nostro territorio”, assicura il consigliere regionale uscente. E aggiunge: “Con Roma troveremo la quadratura del cerchio per dare risposte ancora più incisive ai comuni della alla provincia di Caserta”.

Soltanto al termine della lunga intervista confido a Zannini che anch’io ho frequentato il liceo classico Cirillo, sezione C. E lui sorridente: “Io stavo alla A, due sezioni davanti a lei, arrivo sempre primo”. Più che una battuta sembra la previsione certa dell’esito elettorale.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A GIOVANNI ZANNINI

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