Sos della Scandone basket Avellino in vista delle prossime scadenze da onorare: l’attuale proprietà ha ammesso di non poter andare avanti senza l’iniezione di risorse fresche. In una sala stampa del PalaDelMauro gremita di tifosi e giornalisti, il presidente Giuseppe Sampietro e i membri del Cda Giuseppe Benevento, Annamaria Malzoni e Ferdinando Miranda hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare l’attuale situazione societaria.
“Dopo 14 mesi – ha esordito Sampietro – purtroppo, dobbiamo ammettere che la situazione non è positiva. Voglio ringraziare i tifosi, lo sponsor Sidigas nella persona di Gianandrea De Cesare, l’Air per quello che ha fatto in questi ultimi dieci anni e l’avvocato Preziosi che ha fatto molto per la Scandone. Siamo arrivati alla fine della scorsa annata, con la speranza che arrivasse qualcuno prima di iniziare la nuova stagione, ma nessuno si è fatto vivo. Per l’amore che ci lega alla città e a questa società abbiamo continuato anche per quest’anno, fidandoci di persone che poi sono venute meno perché, oltre ai qui presenti, a Pasquale Alborea e a Carmine Cardillo, il gruppo formato all’inizio si è poi disgregato, senza mantenere le promesse fatte. Ora siamo arrivati alla fine di questo campionato e, ripeto, purtroppo dobbiamo ammettere di non potercela fare. Ci siamo ritrovati a dover affrontare una serie di spese ingestibili e vertenze in grandi quantità”. La situazione non è delle più rosee: “Entro il 15 maggio – ha spiegato – bisognerà pagare una rata di contributi che noi non possiamo affrontare ed entro il 30 dello stesso mese si deve ricapitalizzare, pena l’impossibilità di iscriversi al prossimo campionato. I documenti sono a disposizione di chi ha reale interesse, con la contabilità aggiornata fino al 30 aprile. Se qualcuno vuole fare un passo avanti per salvare la Scandone e vuole acquisire tutto il pacchetto azionario, le nostre azioni sono a disposizione a titolo gratuito. Poi, nel nostro piccolo. siamo anche disponibili ad affiancarci a chi subentra. Voglio chiarire che alla Scandone serve urgentemente un milione di euro che non può risultare dai contratti di sponsorizzazione, in quanto introiti di questa natura non possono essere utilizzati come aumento del capitale sociale”. “Probabilmente – ha concluso Sampietro – abbiamo fatto molto per la Scandone, ci siamo anche indebitati personalmente; la conferenza di oggi è un atto dovuto per evitare incomprensioni ed essere chiari una volta per tutte. Noi siamo andati oltre le nostre possibilità, di più non possiamo fare in questo momento”.