In dieci per oltre sessanta minuti, l’Avellino stringe i denti contro il già retrocesso Como e mette al sicuro, con due giornate di anticipo, la permanenza in Serie B. Colpisce a freddo il Como con Basha (6′ pt) che di testa raccoglie il cross dalla sinistra di Cassetti e batte l’immobile Frattali. I padroni di casa non si disuniscono e pareggiano al 12′ pt con D’Angelo (12′ pt) che sugli sviluppi dell’angolo battuto da Insigne, chiude di destro la mischia in area mettendo alle spalle di Scuffet. Poi l’episodio clamoroso al 28′ del primo tempo, quando su segnalazione dell’assistente Opromolla, sezione di Salerno, l’arbitro Marini estrae il rosso diretto per D’Angelo per gioco violento nei confronti di Ambrosini, che invece era stato colpito da Chiosa. Gli ospiti giocano a viso aperto mentre l’Avellino, che Tesser ha dovuto necessariamente ridisegnare per l’inferiorità numerica, bada soprattutto a difendersi con ordine cercando rare ripartenze. Senza storia il secondo tempo, fatta eccezione per alcuni lampi: quelli di Nica (35′ st), conclusione velleitaria dalla distanza; una incursione di Castaldo (36’st), che sortisce soltanto un angolo per gli irpini, e la replica del Como con Giosa (39′ st) che di testa manda di pochissimo fuori.