Monte Paschi espugna Avellino. Meglio lo fa Daniel Hackett che nei minuti finali ha fatto quel che ha voluto impallinando la Sidigas con 16 personali, risultando il migliore con 36 di valutazione. Una Sidigas incerottata, ma determinata lancia l’assalto ai campioni d’ Italia. Con Dragovic fuori per contrattura e Dean inutilizzabile per il riacutizzarsi di una contusione al polso sinistro, Vitucci confida nell’orgoglio dei suoi per avere ragione di una Mens Sana rigenerata dalla esaltante vittoria in Coppa al foto finish, ma finora vincente in trasferta solo a Pesaro. Partenza sprint per Avellino. Un parziale di 11 a 0 con una tripla di Ivanov un 2 + 1 di Thomas iniziali infiammano i tifosi mentre Siena trova il canestro solo con una bomba di Viggiano dopo tre minuti di studio (14-3).

La Sidigas ci crede ma Siena cambia passo e con Hunter e Hackett in penetrazione rosicchia punti importanti. La rotazione proposta da un Crespi furente con l’innesto contemporaneo di Rochestie, Ortner e Nelson non funziona ed allora ci pensa Viggiano a limitare i danni fissando il punteggio del quarto sul 25 a 19. Il Monte arma l’artiglieria con Hunter e l’onnipresente Viggiano che polverizzano in un amen lo svantaggio (29-29). Un canestro volante di Hunter regala ai toscani il primo sorpasso quando c’è ancora mezza frazione da giocare. Si gioca punto a punto. Un antisportivo fischiato a Viggiano rivitalizza Avellino che sulla sirena trova un nuovo allungo importante con lo sgusciante dinamismo di Ivanov che fissa il tempo sul 46 a 39 per gli irpini. Una schiacciata di Richardson dopo l’intervallo è l’unico squillo in una teoria interminabile di errori su entrambi i fronti. Col contagocce i punti a referto fin quando la premiata ditta Cavaliero-Ivanov decide per gli straordinari ed il punteggio lievita fino a un + 12 per Avellino, nonostante un Lakovic ancora a secco (58-46). Ultimo quarto.

Hackett vanifica dalla lunetta una tripla siderale di Ress e Cavaliero ne approfitta per piazzare un’altra delle sue bombe pesanti (67-60). Ma è qui che viene fuori la grande squadra con un campione come Hackett che decide di dare una sterzata alla gara. Risultato: quattro triple filate che garantiscono l’aggancio ed il sorpasso. Da quel momento per Avellino è notte fonda mentre la super corazzata Siena esplode stravincendo addirittura di dieci lunghezze.

 

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