Il risveglio di Napoli – ma chi ha dormito in questa notte di festa? – e’ davvero dolce. E’ quello dei ragazzi che vanno a scuola con la sciarpa azzurra al collo e anche con qualche bandiera nello zaino da srotolare in aula. I professori oggi perdoneranno. Del resto anche loro hanno un cuore, anzi un tifo da coltivare.
Il giorno dopo il trionfo e’ fatto degli sfotto’ contro i tifosi della Juventus e qualcuno pensa bene di lasciare, a mo’ di sfregio, un vessillo azzurro fuori alle case dei sostenitori bianconeri. Operazione conclusa con successo dopo le manovre ‘preparatorie’: nella zona del Ponte di Casanova, in citta’, ieri sera era comparso un mega corno di cartone davanti l’abitazione di uno ‘iettatore’ juventino. C’e’ chi fa la fila all’edicola per non perdersi il giornale con la Notiziona in prima pagina. Nelle radio la non stop delle telefonate fa il paio con migliaia di commenti su facebook. Qualcuno, nella zona di Piazza Garibaldi, fa sentire a tutto volume i due ‘inni’ del Napoli. Quello storico, legato alla conquista del primo scudetto di Nino D’Angelo e quello ‘nuovo’, che accompagna tutti i successi recenti del Napoli, ‘O surdato nnammurato. Il flash back della notte lascia nella mente immagini della vittoria, i residui della festa nelle strade e anche le istantanee piu’ singolari che hanno colpito i tifosi. Del resto, l’avreste mai creduto che un macedone, Goran Pandev, potesse cantare ‘Oj vita, oj vita mia’ saltando sul prato dell’Olimpico dopo la conquista del successo?