Al rientro dalla pausa del campionato, il Napoli per non perdere la testa si affida alla praticità e a un lampo del suo cannoniere Dries Mertens in un match mediocre e ad armi pari. L’Atalanta dello squalificato Gasperini (in panchina il vice Gritti) denuncia una preoccupante sterilità offensiva facendo crollare uno dei miti costruiti sulle statistiche, che avevano visto i campani soccombere in te dei quattro scontri diretti nell’ultima stagione e mezza.
Di qua manca de Roon, dietro la lavagna del giudice sportivo, di là il febbricitante Hamsik scalda il pitch view subentrando solo nel secondo tempo a Insigne. La fase di studio copre metà del primo tempo, con le fonti di gioco ospiti inaudite dal pressing dei padroni di casa, dal canto loro però capaci di collezionare soltanto corner: tre in dieci minuti, cui se ne aggiunge un paio entro il ventesimo. Gli azzurri arrivano a batterne due sulla deviazione di Toloi che indirizza fuori dallo specchio la conclusione a giro di Insigne al 22′ favorita da un disimpegno corto di testa di Caldara, un giro di lancetta e Zielinski servito dalla bandierina da Callejon trova la muraglia nerazzurra davanti. Fiammata nerazzurra al 33′, quando Spinazzola apre il corridoio a Cornelius che la mette in mezzo per Ilicic, chiuso dalla coppia AlbiolMario Rui; altri dieci giri di lancetta e, nella discontinuità sui due fronti, Masiello in spaccata impedisce a Callejon di agganciare il lancio di Insigne. In avvio di ripresa il Napoli ha due chances: al 4′ Masiello anticipa in gioco aereo Insigne sul lancio di Mario Rui e Zielinski di sinistra spara alto dai venti metri, al 9′ ci vuole un grande Berisha per abbassare la saracinesca sulla svettata di Callejon, servito dal morbido pallone a rientrare dello stesso scugnizzo. L’impressione che possa passare chi sbaglia meno è confortata dai fatti. Il botta e risposta tra il quarto d’ora e il ventesimo punisce chi sbaglia: Ilicic sul traversone da sinistra di Gomez rifinito dalla sponda di Cornelius si fa anticipare in angolo da Albiol, Mertens invece è lentissimo a raccogliere la palla in verticale di Callejon insaccando il vantaggio sul primo palo. Al 27′ Cristante prova il sinistro a giro dalla lunga, Reina lo toglie dal sette. Gasperini, che aveva già inserito Gosens per un opaco Spinazzola, mette anche Haas per Ilicic e Orsolini per Toloi passando al 4-2-3-1. Sarri si copre e toglie Insigne per Hamsik ma Lorenzo non la prende bene e dà il via a un siparietto polemico con il tecnico che lo redarguisce immediatamente dicendogli un eloquente: “Siediti, e stai zitto” Poi, a 5′ dal novantesimo Mertens serve Hamsik che alza troppo la mira, alle soglie del recupero Rog sfugge ad Hateboer calciando addosso a Berisha. Al secondo di recupero Marekiaro infila la porta, ma il silent check vede l’offside sulla combinazione in piena area con Rog.