E’ arrivato a Pechino deluso dalla brutta Olimpiade ma per questo ancora più affamato di vittorie. Edinson Cavani si è subito buttato in campo con i compagni vecchi e nuovi del suo Napoli per preparare la Supercoppa italiana di sabato contro la Juventus ed ha messo a segno un gol nella partitella del primo allenamento in terra d’oriente. L’uruguaiano è stato tra i più acclamati, insieme a Maggio e Cannavaro, sin dall’arrivo della comitiva azzurra all’aeroporto di Pechino, dopo un volo di nove ore e mezza da Napoli.
All’atterraggio alcuni tifosi cinesi erano infatti ad attendere il Napoli: tra loro anche una ragazza con la maglia dell’Argentina con il 10 di Diego Maradona a cui, nel mondo, il nome del Napoli resta legato. Ma la stella del presente è proprio lui, Cavani che ha pure trovato sugli spalti del “Worker Stadium” che ospita gli allenamenti azzurri, uno striscione a lui dedicato con la scritta “Cavani vale 100 milioni”, firmato dai tifosi cinesi del Napoli. L’uruguaiano ha dimostrato di essere già in forma visto che la sua stagione è già cominciata da un po’: dopo la finale di Coppa Italia, infatti, è volato in Uruguay per le qualificazioni ai Mondiali 2014, poi una breve vacanza e di nuovo in campo per la preparazione del torneo olimpico, concluso però con poca gloria, visto che il suo Uruguay è stato eliminato al primo turno. Poco riposo, dunque, ma tanta rabbia e voglia di alzare la supercoppa per il bomber sudamericano, che torna a costituire la minaccia più forte nei confronti della Juventus. Le buone notizie per l’attacco arrivano però anche dalla stellina Insigne. “Credo che lo staff medico azzurro sia ottimista sulla possibilità di Lorenzo di recuperare per sabato”, ha detto il suo procuratore, Antonio Ottaiano, a Radio Kiss Kiss. Mazzarri avrà tempo per riflettere, anzi ha cominciato subito visto che, anche per svegliare i muscoli dei suoi dopo il lungo viaggio, ha portato subito tutti in campo per il primo allenamento pechinese: corsa leggera e riscaldamento col pallone. In chiusura la partitella a campo ridotto: con reti di Maggio, Dossena, Bariti e Vargas per una squadra e l’incoraggiante risposta di Hamsik e Cavani per l’altra. Il Matador c’é, la Juve è avvertita.