Sarà anche venerdì 17, ma il viola al Napoli porta più che bene. E porta bene soprattutto a Cavani, che quando vede viola si trasforma in amuleto: nel marzo del 2007, contro la Fiorentina, segnò il suo primo gol in A con la maglia del Palermo; ad agosto del 2010, prima giornata di campionato,

al Franchi realizzò la prima rete in A con la maglia del Napoli (si trattò un realtà di un clamoroso gol fantasma). Regolarissima invece la doppietta che travolge la Fiorentina e che tiene alto il morale della squadra in vista della delicata sfida di martedì con il Chelsea. Il Napoli ha giocato una gara vera, contro una Fiorentina volenterosa ma imprecisa, dimostrando buona tenuta atletica e capacità di gestire al meglio le forze durante la gara. Mazzarri in avvio non sembra curarsi troppo del Chelsea. Davanti giocano i tre tenori, dietro c’è il rientro di Campagnaro e Cannavaro; a rifiatare è il motorino Gargano, con Inler e Dzemaili in mediana. Delio Rossi risponde con Jovetic in appoggio ad Amauri; a sinistra c’è il rilancio di Vargas, che sostituisce l’infortunato Pasqual; in mezzo esordisce Olivera, che ha scontato la squalifica rimediata con la maglia del Lecce. Tre minuti ed è già vantaggio. Firmato da Cavani, che sfrutta un errore difensivo della squadra di Rossi: linea del fuorigioco disunita, che premia lo scatto del Matador, ben innescato dal filtrante di Hamsik. Il destro non pare irresistibile, ma Boruc è comunque infilato. E’ un bel primo tempo, giocato con intensità e a ritmi alti da ambo le squadre. Molti gli scontri di gioco e le interruzioni: saranno 5 i minuti di recupero al termine dei 45′. Mazzarri perde Campagnaro, che ora dovrà vedere se recupererà per il Chelsea (oltre alla prima convocazione argentina, in Svizzera) e lo sostituisce con Grava. Diverse anche le occasioni: Hamsik di testa manda alto il possibile raddoppio su una punizione di Lavezzi, poi Maggio centra la traversa su un angolo dello stesso argentino. La Fiorentina non sta a guardare e trova il pari, ma solo dei legni colpiti, con Natali, che colpisce un palo clamoroso dopo l’angolo di Vargas. Amauri è vivace, ma egoista in un’occasione, con Cassani tutto solo in area. Britos si divora il raddoppio mandando alto da due passi e un primo tempo vivacissimo si chiude sullo 0-1. Si riprende con Salifu per Behrami. E con il raddoppio di Cavani. Minuto 10: altro assist di Hamsik in verticale, altro errore dei viola nell’applicare il fuorigioco, e altro gol dell’uruguaiano, che raggiunge Ibrahimovic a quota 15 (ma lo svedese ha tirato 4 rigori in più). Forte del raddoppio il Napoli gioca una gara di grande personalità. Mazzarri toglie Hamsik e Lavezzi, per Pandev e Gargano. A impressionare è la tenuta fisica: emblematico in questo senso il 3-0 finale, nel primo minuto di recupero, siglato da Lavezzi dopo una fuga solitaria chiusa con un bel destro preciso che non lascia scampo a Boruc.

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