“Il mio più bel Napoli di sempre, anche meglio di quello di Mazzarri, che mi piaceva”. E’ questa la spinta che Aurelio De Laurentiis dà agli azzurri alla vigilia del match contro il Genoa, in cui il Napoli di Sarri cercherà di avvicinare quello di Maradona, centrando la sesta vittoria consecutiva in campionato. Quel Napoli 1987/88, con lo scudetto sul petto, di vittorie di fila ne fece sette: questo non ci è ancora arrivato ma vince, diverte il pubblico e il patron. “Questo è un Napoli più brillante in avanti e più protetto in difesa, è stato bravo Sarri ad aver trovato l’equilibrio tra i reparti”, sentenzia il produttore cinematografico. Una squadra equilibrata, però, per essere vincente ha bisogno dei fuoriclasse e questo Napoli ce li ha, a cominciare da Gonzalo Higuain, che Aurelio De Laurentiis, incorona definitivamente, mettendolo davanti a mister 104 gol Cavani: “Con Cavani – dice – è stato un bel triennio, ma mi trovo meglio col Pipita. Comunque sono due giocatori diversi, Higuain è tra i migliori cinque centravanti del mondo. Cavani era una seconda punta prestata a fare il centravanti. Li vedrei bene insieme ma non torno sui miei passi ma non riprenderei Cavani, non amo i ritorni”. E il Pipita domani sarà ancora una volta al centro del 4-3-3 di Sarri che dà l’assalto al campo del Genoa, dove il Napoli vince da tre stagioni consecutive. Dopo il successo sul Palermo, gli azzurri devono archiviare i “mal di pancia” di Mertens e Insigne e dimostrare davvero di essere “un gruppo unito”, come ha sottolineato capitan Hamsik. Sarri dopo aver individuato i suoi titolarissimi vincenti, sta ora allargando il gruppo, consapevole che non si può giocare una stagione da 50 e passa partite con undici calciatori: domani a Genova torna titolare Koulibaly, che ha riposato col Palermo, stesso discorso a centrocampo per Allan che aveva lasciato spazio a Lopez. In attacco dovrebbe essere confermato Insigne a sinistra mentre a destra è favorito Callejon che però ha giocato praticamente tutte le partite da inizio anno: potrebbe aprirsi uno spazio per Gabbiadini che lo scorso anno risolse il derby con la maglia della Samp, inventandosi una velenosa punizione vincente dalla destra. A decidere sarà Sarri di cui De Laurentiis ammette di essere innamorato. “Per Sarri ho una cotta, durerà a lungo se non si arrabbierà per le mie entrate a gamba tesa”, dice il patron che precisa: “non gli ho mai detto di usare il 4-3-3, avevo solo detto a Giuntoli che per svoltare avremmo potuto usare tutto il materiale offensivo di cui disponiamo”. Il Napoli ha svoltato e ora non vuole fermarsi.

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