“Sono d’accordo con le dichiarazioni di Agnelli che giustamente definisce Roma come la sede ideale per la finale di Coppa Italia. Nessuno ha mai messo in dubbio Roma, visto che ha organizzato una finale di Champions”. Cosi’ il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Radio Marte e’ intervenuto sulla querelle relativa alla sede della finale della Tim Cup.
“Il problema e’ garantire ai tifosi juventini e napoletani di poter partecipare all’evento, soprattutto a quelli che sono venuti tutto l’anno allo stadio. Ho sentito dire che potevano entrare solo quelli con la Tessera del tifoso. Noi abbiamo avuto piu’ di un milione e duecentomila spettatori al San Paolo che si comportano in maniera corretta dimostrandolo pure a Londra. Il misunderstanding nasce nell’aver detto che noi non vogliamo subire dall’alto le decisioni, per questo ho bloccato la vendita dei tagliandi del 2 aprile. Continuo a dire che se le autorita’ non garantiscono la sicurezza di chi viene allo stadio, io non vengo a giocare a Roma”. econdo De Laurentiis, il problema vero non e’ la sede ma ”garantire ai tifosi juventini e napoletani di poter partecipare all’evento”. ”Nei giorni scorsi – ha aggiunto il presidente azzurro – ho sentito dire che sarebbe entrato all’Olimpico solo chi aveva la tessera del tifoso che e’ in possesso degli abbonati, che per noi sono 15.000 circa, e poi altri 35.000 tifosi che pero’ magari sono venuti di rado allo stadio e che verrebbero a Roma solo perche’ e’ una partita-evento. A questo punto mi sembra estremamente scorretto penalizzare chi viene allo stadio tutto l’anno e non ha la tessera, per questo avevo detto che il 2 aprile non si possono vendere i biglietti, perche’ si deve capire per quali fruitori si vendono”. De Laurentiis ha sottolineato la correttezza del pubblico azzurro, che ”si comporta bene in tutti gli stadi d’Italia, e anche a Londra nell’ultima trasferta europea i tifosi azzurri sono stati molto corretti”. ”Credo quindi che Petrucci abbia male interpretato le mie dichiarazioni dei giorni scorsi e forse ha pensato che noi disdegnassimo l’Olimpico: non e’ vero, e’ un bellissimo impianto, Roma e’ la capitale e ci teniamo a giocare nella citta’ del Presidente della Repubblica. Ora quindi bisogna mettersi intorno a un tavolo e organizzare la partita con l’osservatorio del Viminale e con Tagliente (il questore di Roma, ndr): abbiamo le persone piu’ giuste per organizzare l’evento”. ”L’importante – ha concluso De Laurentiis – e’ che le decisioni non passino sopra le teste del Napoli e della Juve, perche’ noi conosciamo bene il territorio, noi abbiamo rapporti continuativi con i tifosi e sappiamo quello che e’ giusto o meno: non possiamo farci dire dagli altri come si gioca, dove si gioca, quanti posti abbiamo e dove ci dobbiamo sedere”. A proposito della tessera del tifoso, il presidente azzurro ha detto: ”Le autorita’ devono garantire la presenza di coloro che vengono tutto l’anno allo stadio, perche’ o si stabilisce per legge che senza tessera tifoso non si va allo stadio oppure non va bene che improvvisamente per la finale serve la tessera del tifoso”. A proposito dei trasporti verso Roma, De Laurentiis ha annunciato di aver ”parlato con Moretti (l’ad di Trenitalia, ndr), lui ha messo il suo braccio destro a contatto con i miei dirigenti per studiare prezzi, orari, treni e quantit… di vagoni a disposizione dei tifosi per raggiungere Roma”.