All’indomani della bocciatura da parte del Comune di Napoli dello studio di fattibilità presentato dal Calcio Napoli per la ristrutturazione dello stadio San Paolo, il patron azzurro Aurelio De Laurentiis rilancia la possibilità – in mancanza di un accordo col Comune – di costruire uno stadio di proprietà fuori Napoli. “Secondo me – ha detto a margine di un incontro promosso dalla Fondazione Eduardo De Filippo – va risolto il problema della legge, e bisogna che innanzi tutto ci sia una persona delegata da Renzi come prima era Delrio. Questa e’ ormai una cosa avocata a Renzi: o viene lui a parlare cinque minuti a risolvere il problema di una legge che non funziona, e gli spieghiamo perche’ non funziona e quali sono i guasti che può produrre, o senno’ alla fine continueremo a giocare in questo stadio. O altrimenti – ha concluso – saro’ costretto a farmi lo stadio mio fuori Napoli, a Caserta o dove trovo i terreni e a quel punto lo faccio io a modo mio”. “Io ammiro il sindaco – ha proseguito De Laurentiis – e capisco che ha i suoi problemi interni con il Consiglio Comunale, però si deve capire che bisogna parlarsi invece di avere contrasti”. Poi De Laurentiis ha ricordato che con Infront che sta curando l’organizzazione del campionato 2018/19 “nei successivi tre anni accadrà che noi non solo produrremo gli eventi ma li trasmetteremo anche, il che rivoluzionerà tutto”. “Invece di avere 4,7 milioni di famiglie utenti – ha aggiunto – ne avremo probabilmente 7,5. A qual punto gli stadi dovranno essere dei teatri e questo va capito”.

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