Il Milan dice definitivamente addio allo scudetto, l’Inter ha l’ultimissima chance per giocarsi la Champions League: un derby pirotecnico, vinto dai nerazzurri per 4-2 grazie alla tripletta di Milito e alla magia finale di Maicon, dove e’ successo di tutto. Tre rigori, nervosismo, persino un gol fantasma: 4-2. Mentre a Trieste gode la Juventus, il Milan piange e l’Inter ride sotto i baffi per aver negato ai cugini il tricolore, che prende la via di Torino.
Non e’ bastato un grande Ibra, autore di una doppietta: per Allegri le speranze finiscono qui mentre l’Inter puo’ tentare l’ultimissimo assalto domenica all’Olimpico. L’Inter rischia subito con Ibrahimovic, che spreca una grande occasione a due passi da Julio Cesar, poi si porta in vantaggio con Milito su assist di Samuel e inizia a comandare il match: il Milan, complici le notizie che arrivano da Trieste, e’ in bambola. E’ decisivo Abbiati in due occasioni: nella prima, sul colpo di testa di Cambiasso, forse la palla ha oltrepassato la linea; subito dopo il portierone rossonero e’ decisivo su Sneijder, prima di infortunarsi e lasciare spazio ad Amelia. Sull’altro fronte Julio Cesar miracoleggia su Ibra, poi si dispera per un fallo che non c’e’ su Boateng ma che per Rizzoli e’ da rigore. Dal dischetto Ibra lo batte e il Milan torna in parita’. Partita nervosa, Rizzoli la perde di mano: mancano infatti sanzioni per Cambiasso e Samuel. L’avvio di ripresa e’ ancora piu’ pirotecnico: dopo pochi secondi il Milan completa la rimonta con un gran numero di Ibrahimovic, che fa fuori Maicon e Lucio e batte Julio Cesar con un magistrale colpo sotto. La reazione dell’Inter e’ in una giocata strepitosa di Sneijder: destro al volo da 50 metri, Amelia salva in qualche modo. Altre proteste dell’Inter, quando Muntari atterra Samuel in piena area; al 7′ pero’ Rizzoli concede il rigore per un contatto tra Abate e Milito. Dal dischetto il Principe non perdona: 2-2 per un derby bellissimo. Il Milan si rifa’ vivo dalle parti di Julio Cesar con Robinho e Yepes: nulla di fatto. Meglio il Milan in questa fase, con Julio Cesar costretto alla deviazione in angolo sul sinistro di Abate; poi Sneijder impegna Amelia in due occasioni tra il 27′ e il 29′. Al 34′ cambia di nuovo la partita, mentre la Juve raddoppia: Nesta tocca col braccio un colpo di testa ravvicinato di Pazzini, giusto il penalty perche’ il difensore rossonero ha il braccio largo e ancora una volta Milito non sbaglia. Una cavalcata di Zanetti fa impazzire San Siro, mai come la magia di Maicon che al 42′ chiude i conti e fa piangere il Milan.