Resta a Napoli, va all’Inter o alla Roma, o magari si prende un anno sabbatico per rifiatare dopo quattro anni di soddisfazioni e stress. Walter Mazzarri sceglie la strada della suspance per parlare del suo futuro e da allenatore si trasforma in regista thriller, rimandando ancora l’ufficializzazione su cosa fara’ da grande, anche se appare chiaro che la prossima strada sara’ lontana da Napoli.

”L’avevo detto fin dall’inizio della stagione che avrei fatto sapere tutto a fine campionato e manca ancora una giornata. Poi saprete tutto e capirete le ragioni di tutto”, ha sottolineato, quando al termine della stagione mancano solo 90 inutili minuti contro la Roma: una gara senza storia visto che il Napoli e’ gia’ secondo e i giallorossi per andare in Europa League possono sperare solo sulla Coppa Italia. In palio per gli azzurri c’e’ la migliore media punti della loro storia: se vincessero toccherebbero quota 2,13 a partita, meglio del 2,11 del Napoli ’98/90, era Maradona. E allora perche’ l’attesa si prolunga? Lo sa solo il tecnico che e’ in scadenza di contratto e ha dovuto fronteggiare per tutta la stagione domande sul suo futuro. ”In Italia si cerca sempre la sicurezza – ha spiegato Mazzarri – io potevo avere un triennale ma sono in scadenza e ho il diritto di riflettere”.

Ma l’attesa sfibra soprattutto i tifosi che vorrebbero certezze in panca per sognare poi una campagna acquisti da scudetto. A loro si rivolge Mazzarri quando sgombra il campo dalle voci di questi giorni su accordi gia’ fatti. ”Da quando alleno – dice – non ho mai incontrato personalmente nessuna societa’ prima della fine della stagione. Mi piacerebbe che i tifosi apprezzassero questo. Posso camminare a testa alta”. Con lo sguardo davanti, che domani incrocera’ forse per l’ultima volta quello del presidente De Laurentiis che ha fretta di voltare pagina in un senso o nell’altro. Dopo l’incontro non risolutivo alla cena di fine stagione, i due dovrebbero parlarsi domani, lo dice lo stesso tecnico. ”Ci parliamo sempre, domani dovrebbe venire anche in albergo a Roma”. E poi chiarisce: ”E’ ovvio che sara’ il primo a sapere la mia decisione. La societa’ ha diritto di programmare delle scelte, se coincideranno il matrimonio potra’ continuare, altrimenti sara’ il divorzio”.

De Laurentiis ha gia’ cominciato a guardarsi intorno: per la panchina i nomi piu’ caldi arrivano dalla Londra ‘blues’ del Chelsea con l’ex Di Matteo e Rafa Benitez, in uscita per far posto a Mourinho. Due allenatori che hanno trionfato in Europa e riproporrebbero subito un’idea di Napoli ad altissimi livelli. A Mazzarri, in quella che e’ apparsa come una conferenza stampa di addio, non resta che tracciare un bilancio dei suoi anni azzurri, cominciati nell’ottobre 2009, quando rilevo’ Donadoni che aveva fatto 7 punti nelle prime 7 giornate. ”In quella stagione – ricorda il tecnico – quanti credevano si sarebbe andati in Europa? Eppure abbiamo anche sfiorato la Champions. Io dico che in questi anni il Napoli ha vinto, perche’ essere competitivi per lo scudetto e’ gia’ una vittoria. E’ chiaro che se poi un club continua a lavorare in un certo modo, arriva l’anno in cui vincera’ davvero e questa squadra ha basi solide per restare al vertice del calcio italiano”. Con o senza Mazzarri.

 

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