Un Napoli poco brillante e molto concreto porta a casa la vittoria con il Torino e mantiene inalterate le distanze dall’Inter. Le perplessità di Sarri e le sue preoccupazioni sulla durata eccessiva delle ferie natalizie non erano evidentemente campate in aria. Gli azzurri non hanno il solito smalto e la squadra appare appannata sul piano atletico rispetto al recente passato. Gli azzurri, comunque, sfruttano fino in fondo la vena di Insigne ed Hamsik, i due migliori interpreti del gioco voluto dal tecnico. I loro gol, messi a segno nel primo tempo, regalano ai padroni di casa una vittoria importantissima sopratutto sul piano morale, perchè mantiene il Napoli al secondo posto in classifica, assieme alla Fiorentina, ad una sola lunghezza dalla capolista Inter. La partita si mette bene per gli azzurri già al 15′ quando la squadra di Sarri passa in vantaggio con una magia di Insigne che supera Padelli con uno splendido pallonetto. Il Torino, che aveva impostato la gara sulla difesa e sulle ripartenze a sorpresa, è costretto a modificare subito la gestione tattica della gara. La squadra di Ventura, pur facendosi più spregiudicata, riesce a creare poco e si avvicina al gol soltanto con un colpo di testa di Quagliarella respinto da Reina. Sul fronte opposto, invece, gli azzurri hanno difficoltà a concretizzare, nonostante la buona vena di Higuain ed il supporto di Insigne, sempre qualitativamente e quantitativamente consistente. Il Napoli è sempre padrone del campo, ma i granata trovano un po’ inaspettatamente il pareggio grazie ad un rigore provocato da un intervento intempestivo di Ghoulam su Peres. I partenopei, però, riprendono in mano la gara dopo qualche minuto con una conclusione di Hamsik, servito da un lancio illuminante di Insigne, che consente allo slovacco di festeggiare nel modo migliore la sua trecentesima partita in serie A. Nella ripresa il gioco delle due squadre subisce una involuzione notevole. Il Torino è più propositivo, ma non riesce a concretizzare mai sotto porta dove la difesa del Napoli non corre grandi rischi. Anche gli attacchi degli azzurri, però, non hanno il solito piglio garibaldino e spesso le giocate che dovrebbero lanciare Higuain risultano intempesive o fuori misura. L’importante, comunque, è per gli azzurri portare a casa i tre punti ed alla fine, in un modo o in un altro, la missione è compiuta. Il bel gioco in qualche caso può essere un dettaglio ininfluente.