Doppietta di Ibra e Nesta per il Milan, Burdisso e Bojan per la Roma. La sfida scudetto, come definita da Allegri, va cosi’ ai rossoneri, che violano l’Olimpico per 3-2 contro una Roma che, soprattutto nella ripresa, ha offerto gioco ed occasioni, trovando sempre un Abbiati in grande spolvero.

Luis Enrique, ancora senza Totti, inventa l’ennesima formazione con Osvaldo e Borini davanti e Pjanic trequartista. Allegri, privo di Pato, Seedorf, Gattuso, Mexes e Antonini, preferisce Robinho a Cassano come partner di Ibrahimovic. Miglior avvio della Roma, pericolosa subito con Cassetti e Borini, ma e’ il Milan a rompere il ghiaccio al 17′ con un colpo di testa di Ibrahimovic su cross di Aquilani. La Roma reagisce e, al 28′, pareggia: angolo di Pjanic, Zambrotta non frena Burdisso, che inzucca di precisione. Al 30′, rossoneri ancora in vantaggio: Robinho dalla bandierina, Nesta tutto solo incorna di potenza l’1-2. I giallorossi provano il forcing ma sono i rossoneri, al 39′, a sfiorare il tris con Ibra, anticipato al momento del tiro da un recupero provvidenziale di Juan. Nella ripresa la Roma prende decisamente in mano la partita trovando pero’ un Abbiati insormontabile. Il portiere rossonero esce al 10′ su Bojan, si allunga al 12′ su una gran punizione di Pjanic, sventa al 13′ un’inzuccata di Burdisso e, soprattutto, compie un autentico miracolo al 26′ su Osvaldo. Nel frattempo era stato espulso Boateng per proteste dopo la sostituzione. Dentro anche Heinze e Cassano, l’ex barese rivitalizza il Milan che, al 33′, segna ancora con Ibra, che di testa finalizza ancora un cross di Aquilani. Al 40′ Nocerino, servito da Cassano, si divora la rete del 4-1, una punizione che sarebbe stata eccessiva per la Roma, che al 42′ accorcia ancora con Bojan, lesto a raccogliere una respinta di Abbiati su percussione di Lamela.

 

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