Non c’è Higuain là davanti e si vede. Il Napoli spaventa il Livorno praticamente solo nel primo tempo, poi quando nella ripresa si fanno sentire le fatiche di Europa league sono gli amaranto a tenere maggiormente in apprensione la retroguardia azzurra, mentre davanti l’assenza del ‘Pipita’ si fa sentire oltre misura: nè Pandev, nè Callejon sono la prima punta che serve per garantirsi tre punti in chiave-Champions.

Succede tutto nel primo tempo, quando il Napoli è più brillante e il Livorno che, visti i risultati di giornata delle dirette concorrenti, sa che l’importante è non perdere. Ne scaturisce una partita dove gli azzurri spingono, senza mai accelerare troppo, e gli amaranto cercano di contenere. Pandev e Callejon, supportati da Hamisk, non riescono però a creare particolari apprensioni alla difesa toscana e il primo brivido arriva all’11’ solo per una deviazione di Mbaye che scheggia la traversa di Bardi e origina il primo corner del match. Il primo squillo del Napoli lo produce Mertens: sterzata improvvisa sulla corsia di sinistra e diagonale potente parato in due tempi da Bardi. Poi, al 31′, arriva il contestatissimo rigore che porta in vantaggio gli ospiti: Mbaye solo in mezzo alla sua area tocca di testa un pallone innocuo e innesca Pandev, leggermente sbilanciato da Emerson. Per Mazzoleni è fallo e dopo un lunghissimo minuto di proteste dal dischetto va Mertens che spiazza il portiere livornese. Neppure il tempo di prendere le misure all’inerzia cambiata del match che il Livorno pareggia e questa volta il mezzo pasticcio lo combina il Napoli. Al 39′ spunto sulla sinistra di Mesbah e palla tesa radente in mezzo, deviazione sotto porta di Mbaye e palla respinta da Reina che carambola poi sulla schiena del portiere e finisce lentamente in fondo al sacco. Nella ripresa, il Livorno esce dagli spogliatoi più tonico, alza i ritmi e il Napoli fa più fatica a contenere gli avversari. Paulinho e Belfodil, protagonisti di una partita di grande sacrificio nel primo tempo, ora si rendono anche pericolosi, mentre gli attaccanti azzurri perdono lucidità. Benitez prova a mischiare le carte e al 25′ toglie Pandev e inserisce Insigne, spostando Callejon più avanti come prima punta. Hamsik e Inler però a centrocampo perdono i duelli con gli avversari, il Livorno tiene e prova anche a spaventare gli avversari. Solo nel finale uno spunto di Insigne mette i brividi a Bardi: al 41′ l’attaccante partenopeo si invola sulla sinistra e cerca Zapata (subentrato ad Hamsik) che per un soffio non trova la deviazione vincente a due passi dalla linea di porta. Finisce 1-1 e gioisce solo il Livorno che guadagna un meritato punto nella corsa salvezza.

 

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