“La maglia numero 10? E’ intoccabile, la sento un po’ mia ma è appartenuta a Maradona, il giocatore più forte al mondo, ed è giusto che non esista nel Napoli, perché sarà sempre sua”. Parola di un numero 10 virtuale sulla maglia ma reale in campo, Lorenzo Insigne, il gioiello del Napoli, che in quest’estate si è spostato al centro in campo e si sente anche un po’ più al centro del progetto Napoli. Insigne si sta preparando da leader a una stagione decisiva per lui nel Napoli e, in generale, per la sua carriera: ha dimostrato in precampionato una nuova maturità, in campo e fuori. Prima mossa, la chiacchierata con il nuovo tecnico Sarri: “mister, se vuole io sono pronto a giocare da trequartista”. Detto, fatto, Insigne si è piazzato dietro le punte, distribuendo assist al bacio e trovando la via del gol con frequenza nei primi test. E i tifosi già sognano, pensando a quando il fraseggio sarà con Gonzalo Higuain: i due hanno già mostrato numeri e intese d’alta scuola negli ultimi due anni, quando Lorenzo giocava a sinistra, ora l’arma potrà essere ancora più letale per perforare le difese avversarie. Insigne, intervistato da Sky, sorride: “Gonzalo è venuto qui molto sereno. E’ importante sapere che starà con noi, perché la sua presenza ci darà una grossa mano per raggiungere i nostri obiettivi”. Per Insigne gli obiettivi sono tanti a partire dallo scudetto, che Diego vinse e che anche lui sogna un giorno di portare a Napoli anche se non lo nomina: “Sono giovane – dice – spero di togliermi tante soddisfazioni con questa maglia che è quella della mia squadra del cuore e di vincere qualcosa di importante”. Altro obiettivo è di migliorare la media gol: lo scorso anno, complice il lungo infortunio, sono arrivate solo due reti in campionato, il traguardo quest’anno sarebbe di arrivare in doppia cifra, superando le nove reti stagionali, tra campionato e coppe, che Insigne segnò nell’annata 2013/14. E poi c’è la nazionale da riconquistare, magari pensando agli Europei: “Quello – dice – nazionale non dipende da me, io cerco di fare il meglio con il Napoli poi sta al ct decidere”. Oltre a Higuain, Insigne cita un altro punto di riferimento nel nuovo Napoli, Reina: “Pepe – ammette – ci è mancato lo scorso anno. Ha la capacità di tenere il gruppo unito, ha grande esperienza, ha giocato in grandi club, ha vinto tanto. E’ un esempio importante per noi giovani”. Reina, insieme a Higuain, Hamsik e Strinic, non sarà domani con Insigne e gli altri azzurri a Nizza per la prima amichevole “vera” del precampionato. Sarri punterà probabilmente ancora su “Lorenzo il Magnifico” alle spalle di Gabbiadini e Mertens. Convocati per la trasferta francese anche gli ultimi arrivati, Chiriches e Hysaj.