La rimonta di Catania una spinta per il finale di stagione, quanto a Stramacciono ”credo in lui e tutti dobbiamo seguirlo”. Dejan Stankovic guarda con fiducia al campionato della sua Inter, soprattutto dopo la vittoria al Massimino strappata dai nerazzurri sotto di due gol.
”Si era messa male di brutto – dice il centrocampista ai microfoni di Skysport -. Con una sconfitta eri gia’ risucchiato dalle altre squadre, ti scavalcano Fiorentina e le altre. Invece e’ stata una scossa: una grandissima vittoria e deve essere la ricetta per la partita dopo, per Londra, per il Bologna domenica. Devi cominciare a fare qualche vittoria di fila, cosi’ muovi la classifica perche’ le qualita’ ci sono. Forse eravamo tesi, con un po’ piu’ di pressione, perche’ i risultati non arrivavano. Tutti si aspettano la reazione e sono sicuro che c’e’ stata nel secondo tempo una buona spinta per il futuro”. Il merito va anche al tecnico che ”si e’ preso il rischio a mettermi 45 minuti, non sapeva neanche lui se ce la facevo, neanch’io personalmente lo sapevo. Lo ringrazio tantissimo e lui sa che lo stimo molto. Io credo in quello che sta facendo, dobbiamo seguirlo tutti, uno dietro l’altro e per me quell’abbraccio significa tanto”. Certo ”sara’ una battaglia fino all’ultima giornata, nonostante i risultati degli ultimi tempi, siamo fortunati ad essere li’. Mi auguro che questo ci dara’ una spinta per arrivare e fare un rush finale di queste 11 o 12 partite che dobbiamo affrontare come il secondo tempo di Catania, andando a vincere”. ‘Assolto’ anche Cassano, protagonista della lite con Stramaccioni alla vigilia della trasferta catanese. ”Non c’e’ stato un grandissimo problema a esagerare – dice Stankovic – Quando non ci sono le vittorie c’e’ tanta pressione, e’ normale qualche discussione, ma non solo qua. E’ successo dappertutto quando non ci sono risultati: con un po’ piu’ di nervosismo, si fa una discussione. Come diceva Esteban (Cambiasso, ndr) abbiamo fatto finta che era squalificato, adesso rientra perche’ come giocatore e’ un fuoriclasse, ci dara’ una mano. E’ un nostro compagno di squadra, ma non ha fatto niente di grave, si va avanti. E’ capitato, capitera’ a qualcun altro, io mi auguro di no. Le scuse si devono fare. Io guardo alle cose positive, ogni tanto qualche scossa ci serve, ma sempre se rimaniamo nell’ambito del rispetto”.